martedì 5 marzo 2013

Scrivani vil razza dannata

Tra i giornalisti ed il M5S non c'è molta simpatia, così partono gl'insulti e gli sberleffi verso una categoria accusata non solo di non fare bene il suo mestiere ma di farlo quasi sempre PER qualcuno e per qualcosa che non è la verità obiettiva dei fatti. Sono accuse pretestuose? Se ci astraiamo per un attimo dal momento e guardiamo le cose con distacco notiamo molte anomalìe: Titoli di giornali quasi uguali, simili a fotocopie, giudizi netti ed unanimi su situazioni e fatti che meriterebbero maggiore dialettica, attacchi mirati e concentrati sullo stessi soggetto, uniformità di analisi e soluzioni, demonizzazione di qualsiasi opinione contraria. Ecco un elenco di argomenti su cui quasi tutti gli organi di stampa hanno tenuto la stessa linea:
Accordi europei (intoccabili)
Governo tecnico (necessario)
Euro (vantaggioso)
Rigore (doloroso ma improrogabile)
Tagli ( soluzione razionale)
Pensioni (voragine insostenibile)
Lavoro (da deregolarizzare)
Ma il lavoro di un bravo giornalista con famiglia a carico non finisce qui, gli si chiede infatti non solo di presentare i fatti in un certo modo ma anche di crearli, farli nascre e crescere giorno per giorno secondo precise aspettative. Non è più l'evento che viene descritto ma la sua lettura in corso d'opera. Un vecchio del mestiere diceva che un ottimo articolo può essere rovinato dalla ricerca della verità. Creativi e con molta immaginazione, questo serve, manovalanza a basso costo, prendiamo un caso esemplare di nascita dell'evento e del suo sviluppo. Si prende un ragazzotto, lo si fa girare con la camicia immacolata ed il ciuffo alla Bob e lo si lancia come il rinnovamento, chi si prende la briga di aprire la scatoletta e verificare se il contenuto corrisponde alla descrizione? Un minimo controllo permette di capire che in quel prodotto di rinnovamento c'è poco o niente, pura fantasia dei media, ma tanto basta (e avanza). In un mondo come il nostro in cui niente può essere affidato al caso come si può pensare di lasciare ( l'eventuale) opposizione in mani non fidate? Con questo non si vuol dire che i giornali non servono, infatti sono ottimi per pulire i vetri di casa.

lunedì 4 marzo 2013

Sollievo

E' successo a Bologna, la città dove non si perde neanche un bambino. In una fredda notte una giovane coppia si accampa vicino alla statua del gigante e tenta di resistere al gelo ma al mattino il loro piccolo di pochi mesi smette di respirare e muore: hanno bussato a molte porte, hanno chiesto aiuto ma nessunno ha saputo dare loro quel poco che gli sarebbe servito per vivere e far sopravvivere il bimbo. Alla notizia che le assistenti sociali erano state assolte dall'accusa omissioni di soccorsi e negligenza tutto il palazzo, testuale, tira un sospiro di sollievo. I due genitori vengono condannati a due anni di carcere per aver procurato la morte del loro bimbo. La colpa, semplice, di essere poveri e di non aver accettato di vedersi portar via anche questo figlio come gli altri precedenti. Non c'è altro da aggiungere, se non un tenero abbraccio a questi due sfortunati cittadini

domenica 3 marzo 2013

Fracking

Fratturazione idraulica - Wikipedia
Perchè di queste cose si parla pochissimo? E' una tecnica di estrazione pericolosissima ma tornata di moda per la penuria di fonti energetiche a basso costo. 

Dentro o fuori?

L'euro è stato un affare o no? Ci conviene restare dentro o uscirne? Piano piano  l'esercito compatto degli "europeisti" ad oltranza lascia spazio a voci discordanti, si comincia a mettere in discussione uno dei totem assoluti e cioè che senza euro saremmo niente ed in balìa dei venti della globalizzazione. Per inciso questa unanimità si è poi scoperto era per così dire, per usare un'eufemismo, guidata con delle direttive precise e non segrete in cui gli organismi dell'UE promuovevano attraverso i media, le televisioni ed il web la validità della moneta unica. Non vogliamo entrare in una discussione tecnica ma discuterne in termini simbolici che poi sono quelli più aderenti alla realtà e che la rappresentano nella maniera più chiara. Dunque immaginiamo di entrare con la nostra macchina in autostrada, sole, traffico nella norma e velocità adeguata, tutto va per il meglio. Improvvisamente tutto cambia e ci troviamo immersi in un banco di nebbia praticamente impenetrabile, a questo punto sappiamo che la nostra vita è in grave pericolo e valutiamo le due sole possibilità che ci si presentano: andare avanti o uscire al primo casello. Nella prima possibilità dobbiamo accettare di essere guidati da una entità superiore giacchè noi non abbiamo nessuna autonomia, dobbiamo solo andare dritti, seguire le luci della macchina che ci precede e non farci tamponare da quella che ci segue, sperando di arrivare vivi a destinazione. Oppure possiamo tentare di uscire, ma è una manovra pericolosissima in cui dobbiamo quasi andare alla cieca, ma sappiamo che se l'operazione riesce riacquistiamo tutta la nostra autonomia, cioè, se vogliamo possiamo fermarci, tornare indietro o proseguire, in sostanza torniamo padroni del nostro destino. Qual'è la soluzione migliore? Viene in mente un'altro esempio adeguato al caso. Nel film la notte dei morti viventi c'è una situazione analoga. Delle persone sono asseragliate in una cantina con i mostri che li minacciano dall'esterno e sono sempre più vicini. scoppia una lite sulle due tesi contrapposte, rimanere ed aspettare gli aiuti o uscire e cercare fuori la salvezza. Alla fine si scopre la prima soluzione era quella sbagliata.

sabato 2 marzo 2013

LORETTA NAPOLEONI - DEMOCRAZIA VENDESI (fu così che entrammo nell'euro) - YouTube

LORETTA NAPOLEONI - DEMOCRAZIA VENDESI (fu così che entrammo nell'euro) - YouTube

Svizzera, referendum contro gli stipendi milionari dei super manager - Il Fatto Quotidiano

Svizzera, referendum contro gli stipendi milionari dei super manager - Il Fatto Quotidiano

Hanno la faccia come il culo 2

In attesa dei 98 miliardi di euro che le 10 società proprietarie delle sale scommesse sparse ormai in ogni angolo del paese devono al fisco ecco un'altra bella storia edificante sui nostri "capitani coraggiosi", le sane forze inprenditoriali che portano avanti la nazione. Circa dieci anni fa scoppia il caso della multinazinazionale del settore caseario che lascia un buco di 14 miliardi di euro, quasi tutti scippati ai piccoli azionisti, bene, arriva un commissario che rassicura gli operai, salva la produzione, emargina i dirigenti collusi col crac,rastrella 1,5 miliardi di euro con sequestri ed azioni legali ed in una parola rimette in piedi la baracca. Finito il suo compito lascia il timone al nuovo CdA convinto che il peggio fosse alle spalle ma si sbagliava perchè la fantasia dei nostri imprenditori non ha confini, basta solo lasciali lavorare e loro ricreano subito il danno nel più breve tempo possibile. La società viene rilevata da una multinazionale francese che come primo atto cede alla nuova consociata una propria società. Incredibile, roba da non crederci, ma il piccolo tesoretto accumulato dal commissario sparisce, una foresta di avvocati dice (ne abbiamo più noi della Cina) che è tutto regolare, il CdA ribatte che è stato un acquisto vantaggioso. Come si fa a non credere a questi galantuomini?