sabato 31 marzo 2012

Un pò di tempo fa...

Era circa il 1977, non c'era ancora la Iron Lady, non c'era ancora Reagan ma evidentemente qualcosa s'intuiva, qualcosa di non felice era in arrivo, Lo capirono per primi quelli del movimento punk il cui slogan, sinistro ed inquietante era NO FUTURE. Sapevano che nostante i lustrini e ciò che sarebbe arrivato in termini di edonismo e falsa ricchezza, non c'era futuro nè per loro nè per gli altri.Interi settori di ricerca sociale sono stati spazzati via da quattro ragazzi con la cresta ed i capelli colorati, ma forse solo oggi a quasi quarantanni di distanza riusciamo a capire ciò che volevano dire nel loro nichilismo disperato e con quel loro goffo modo di suonare e dire le cose. Cari ragazzi di allora, forse vi dobbiamo tutti delle scuse per non avervi preso troppo sul serio

venerdì 30 marzo 2012

scheggie di cultura

Il colonnello Aureliano Buendia promosse trentadue sollevazioni popolari e le perse tutte

Riforma dell'articolo 18 (editoriale di Marco Travaglio a Servizio Pubbl...

"Monti dove ci sta portando?" (Landini da Sestri Ponente - S.Ruotolo Ser...

Giorgio Cremaschi: la crisi come strumento di selezione sociale

Scarti di magazzino

I giornali sono una bella cosa, colorati, ricchi di foto, ottimi per impacchettare la roba nei traslochi e insuperabili per pulire i vetri. ma per ogni giornalista c'è una famiglia, boccuccie da sfamare e quindi non è il caso di assumere un tono troppo censorio nei loro confronti. Nell'ultima settimana hanno dato prova di estrema professionalità, continuando a battere la grancassa del Salvatore disinteressato e sistemando quà e là, come i topolini, piccoli scarti di produzione, ma in modo che non facciano un effetto sgradevole o che addirittura non si notino. Ci sono stati interventi legislativi che hanno rassicurato banche, è tornata la commissione sui conti correnti, le assicurazioni, le tariffe non scendono,ordini professionali, non cambia quasi niente rispetto al passato. Però il Salvatore Ultimo ci tiene a precisare che lui non è uno che accetta compromessi o faccia passi indietro, quindi prendere o lasciare. Beninteso si riferiva all'art. 18

sabato 24 marzo 2012

Stiamo lavorando per voi

Alla fine la grande riforma, la riforma del lavoro è andata in porto. C'è ancora il voto parlamentare ma nessuno si tirerà indietro, naturalmente per senso di responsabilità come amano dire da quelle parti anche se nessuno ci crede più, corbellerie allo stato puro perchè in questi anni di responsabilità ne hanno dimostrata poca. S'invocava il modello Tedesco, alla fine è arrivato il modello Greco, non più reintegro ma indennizzo per i licenziamenti "economici". I grossi paesi del nord Europa mantengono tutti i loro diritti: in Germania è sempre il giudice a decidere tra indennizzo e reintegro e vale solo per i licenziamenti collettivi, mai per quelli individuali in cui esiste una tutela simile al nostro "vecchio" art. 18. Di quale Europa parlano quando ci indicano col ditino gli esempi virtuosi da seguire? Ci sono paesi che hanno diritti e altri che li stanno perdendo uno per uno, e per favore non diteci più la fesseria ripetuta mille volte che lo dobbiamo fare per adeguarci alle economie più avanzate, lo stiamo facendo per adeguarci alle economie più arretrate in cui si può fare di tutto e in cui non ci sarà mai un giudice a Berlino che rimetta le cose a posto.

lunedì 12 marzo 2012

Politica

La crisi della politica viene vissuta come una catastrofe della democrazia, ma aldilà delle semplifiazioni e dei populismi è interssante capire da dove arriva e dove può portarci. I candidati repubblicani alle presidenziali americane sono un ottimo esempio, finita l'epoca in cui la parte preponderante della comunicazione era rivolta all'esposizione di un programma, di un progetto oggi tutto sembra dettato dal caso o dall'umore della giornata, poi una manciata di razzismo,un pò di fesserie ed il condimento finale a base di integralismo religioso. Tutto qui? no,evidentemente. Il non detto serve a rassicurare l'aspirante elettore molto più del detto: niente di quello che vi sta a cuore, niente di ciò che riguarda il vostro portafoglio sarà toccato, potete esserne sicuri .La politica sembra essersi parcellizata,cristallizzata, in mille interessi particolari scollegati da ogni visione generale e di lungo periodo.E da noi le cose non vanno poi tanto meglio, prendiamo i nostri amministratori locali, come amministrano il territorio?Prendendo atto che ci sono delle forze in campo i cui interessi in certo qual modo coincidono con quelli delle amministrazioni: più atti, più concessioni , più cambi d'uso vogliono dire più oneri d'urbanizzazione per le esangui casse comunali.Controlli, pianificazione,sono parole che appartengono al passato, oggi il politico dice che se vuol far funzionare i servizi minimi deve raccattare il denaro anche nella merda e tutto il resto è solo demagogia. E' la politica, bellezza, come direbbe Bogart.

venerdì 9 marzo 2012

Patto sociale

Il patto sociale esiste dai tempi della rivoluzione francese,in sostanza i cittadini cedono buona parte della propria libertà a una rappresentanza, quasi sempre eletta,che decide e ricambia trasferendo sicurezza, benessere, dirirtti .La cosa ha funzionato egregiamente pur con eccezioni ed aberrazioni limitate ed isolate, finchè qualcosa di quel meccanismo non perfetto ma utile si è rotto definitivamente. Oggi il cittadino sa, ha capito, nonostante tutti i tentativi di imbrogliare le carte che quel patto è saltato perchè egli ha ceduto in toto le sue libertà ad organismi non eletti da lui, anzi, non eletti da nessuno ma che decidono tutta la sua vita e quella dei suoi figli e nipoti. Quando abbastanza candidamente si ammette che la riforma della previdenza come quella in arrivo sull'art.18 servono principalmente a tenere a bada lo Spread, il buon impiegato del catasto capisce che qualcuno ha cambiato le carte senza dirglielo, aldilà del rigore economico viene fuori la truffa: chi è questo spread che mi sta portando via il futuro? Da chi è rappresentato? E dopo le pensioni e il lavoro che cos'altro vorrà da noi?

mercoledì 7 marzo 2012

Palco all'opera

Ciò che colpisce in queste performance all'aperto è la sorprendente forza di una musica che liberata da palchi, stucchi, pelliccie, sembra riacquistare una nuova dimensione, forse più vicina allo spirito originario del buon Peppino che nato contadino a quel mondo è rimasto sempre legato.Nei decenni passati si era cercato di aprire i teatri anche a chi di solito non ci andava e i risultati sembravano buoni in termini di gradimento, poi tutto è ritornatoall'indietro e le porte si sono chiuse nuovamente, alzando scandalosamente i costi: che senso ha allestire un'opera per tre quattro rappresentazioni e poi smontare tutto? I video mostrano che cosa è veramente l'opera e la decontestualizzazione che ne viene fatta con passione, si noti la duplicazione della stessa parte a più cantanti che elimina totalente ogni effetto veristico: non è una rappresentazione ma un tentativo di offrire un'emozione, che non è poco

La Traviata,no Mercado Central de Belo Horizonte 2010

Opera en el Mercado de Valencia 13 de Noviembre 2009

sabato 3 marzo 2012

Alta Voracità | Marco Travaglio | Il Fatto Quotidiano

Alta Voracità | Marco Travaglio | Il Fatto Quotidiano

Fiscal Compact

Non hanno paura di niente e di nessuno e vanno avanti uniti e compatti in una sorta di comunismo liberista in cui a guidarli è la fede nel mercato. Una fede assoluta, totale che probabilmente porterà noi, la maggioranza della popolazione, alla miseria ma a loro, sembra, questo importa poco. Si, lo ammettono candidamente, ci sarà più miseria, e per molti, molti, anni a venire, ma dopo, vedrete che qualcuno starà meglio. Chi? I più bravi naturalmente. e gli altri? Si arrangino e non chiedano più soldi se non se li sono guadagnati. Dunque il vertice del'UE ha deciso: tagli di bilancio, controlli a livello di commissari Europei, divieto di sforamento del debito,pareggio nelle costituzioni nazionali, rientro forzato dal debito entro una decina d'anni. Hanno detto che tutto questo serve alla crescita. Non mancano di senso dell'umorismo. In questa filosofia in cui tutto, l'inizio e la fine della crisi  è racchiusa dentro  il mondo della finanza,questi signori hanno regalato altri 500 miliardi alle banche al costo dell1% al solo scopo di fargli acquistare i titoli di stato in scadenza con remunerazione evidentemente maggiore. Siamo di fronte a un ricatto miserabile? Ad un furto legalizzato? Non penso che sia niente di tutto questo perchè i personaggi anche quando(poche volte) non rivestono lo stesso ruolo, nuotano nella stessa acqua, e stanno attenti a non sporcarla. Qual'è l'organismo europeo più presente nel dibattito e nelle decisioni più importanti? La Bce.