mercoledì 29 maggio 2013

Larghe attese

E' successo anche da noi, si vota si conta e vincono ancora loro, logico come la notte segua al giorno. Cerchiamo di partire dai fatti senza farci prendere la mano da dietrologie e complottismi, semplicemente i fatti,uno dietro l'altro. Nei paesi con più alta turbolenza, Grecia, Spagna, Portogallo,Islanda, sono tornati al potere in pompa magna i partiti che la vox popolare indicava come i responsabili del disastro, ci son tornati tutti e con ricette uguali: europa, rigore e trattati da confermare. La volontà dell'elettore e sacra e va rispettata anche se non coincide con le nostre aspettative ma le domande restano: che cosa vogliono i cittadini da queste forze politiche  riportate ai posti di comando? bene, a questo punto le aspettative diventano un mistero, perchè i casi sono ben delineati, o lo status quo, cioè il congelamento dell'attuale situazione di estrema incertezza o il cambiamento. E qui giocano molto sull'ambiguità semantica perchè il loro cambiamento ha delle caratteristiche precise di ridistribuzione al contrario della ricchezza, cioè dai più poveri ai più ricchi, lavoro già iniziato con successo da anni. E perchè la gente dovrebbe essere favorevole? Ma semplice, perchè loro dicono non c'è alternativa, è l'unica strada possibile, conosciuta anche con la sigla R.I.T.A. Le grandi organizzazioni economiche lo dicono da almeno due anni, il NOSTRO problema è l'incertezza a livello politico, la mancanza di numeri certi per la governabiltità,allora riandiamo indietro di due mesi. In una notte si decide, improvvisamentee contro tutti i programmi elettorali, di creare una maggioranza inattaccabile per numero di voti, ma c'è il non piccolo problema di farla digerire all'elettorato che evidentemente e giustamente si sentirà preso in giro, detto fatto. Si usa il metodo delle mamme che puliscono la cacca del loro bimbo e che con sveltezza e velocità girano, puliscono e incipriano il pupo senza che lui si accorga neanche di averla fatta. Spariscono tutti i mugugni della base, le proteste dei militanti, le occupazioni di sedi, tutto rimosso, cancellato,il governo va avanti con la solidale partecipazione di tutta la nazione perchè dicono questo è il migliore che si possa avere in questo momento. Ma la verità viene a galla ed un giornale titola inavvertitamente: Le elezioni consolidano le larghe intese. Questa vi è scappata, vero? Quando in una stessa frase si fanno coincidere risultati ed aspettative c'è la possibiltà che i due termini non siano così indipendenti l'uno dall'altro. Non è molto chiaro? Di più non si può dire perchè il web è cattivo, notoriamente cattivo (e inaffidabile).

lunedì 27 maggio 2013

Stampare denaro per uscire subito dalla crisi - PierGiorgio Gawronski - Il Fatto Quotidiano

Stampare denaro per uscire subito dalla crisi - PierGiorgio Gawronski - Il Fatto Quotidiano

Rappresentanza 2 la vendetta

A Bologna hanno vinto i referendari: niente soldi alle scuole private e la grande informazione fa quadrato, si, è successo, ma sono andati a votare in pochi quindi non è il caso di  tenerne minimamente conto, ergo bisogna  andare avanti come prima senza indugi. Se ci fossero ancora dei dubbi questa è la prova definitiva dello scollamento totale della rappresentanza rispetto ai suoi elettori, non sentono di aver ricevuto un mandato, si rappresentano da soli, aldilà dei programmi e delle idee. Anni fa questo poteva essere giusto in quanto il politico si elevava dal senso comune e si faceva interprete di un modo alto d'intendere la cosa pubblica, che andava oltre i desideri immediati e progettava il futuro, adesso la cosa si è rovesciata ed il politico riconosce solo il bisogno immediato, agisce solo per cose che non gli creino problemi con chi lo ha designato e portato avanti nella carriera politica, è diventato pura merce, macchina di consenso per coloro che non vogliono perdere neanche le briciole di quelli che una volta erano i beni e le risorse di tutti. 

domenica 26 maggio 2013

Departures

Tutto ormai ha un prezzo e da tutto si può trarre profitto, così una grossa banca, la più grossa d'europa si lancia in una raffinata operazione finanziaria. Dall'altra parte dell'oceano hanno scoperto che si possono impacchettare e vendere le più svariate merci basta solo non aprire la confezione e non essere molto chiari sulla qualità del prodotto, così hanno cominciato a proporre l'acquisto di debiti altrui come se fossero salamini succulenti. Passata nel peggio modo possibile la stagione dei subprime si cambia merce ma non le modalità e si cominciano a vendere le assicurazioni sulla vita,trattate nel mercato degli hedge found. La nostra banca propone alla sua clientela l'affare del secolo, comperate le assicurazioni degli americani, questi muoiono e voi ci guadagnate una barca di soldi.Ma non va molto bene perchè questi hanno una salute di ferro e non si lasciano convertire in euro. Pensate che la cosa sia finita lì? No, perchè per rendere l'affare più sicuro ed invogliare la clientela si stila una lista di 500 malati terminali, questi state certi non campano a lungo e voi diventate ricchi, ma anche questa volta qualcosa va storto ed i cosiddetti moribondi sono ancora lì che se la ridono. Miracoli dell'alta finanza.

venerdì 24 maggio 2013

Acciaio

Finita la guerra il nostro paese si ritrova a dover fare i conti con un'amara realtà, e cioè che i vent'anni di balconate ci avevano regalato un paese ancora legato all'agricoltura e quel poco d' industria presente era stato distrutto dalle bombe. Dei grandi personaggi ,di cui oggi sentiamo la mancanza, stesero un piano per inserire il nostro sistema produttivo nel quadro dello sviluppo mondiale, e ci riuscirono alla grande. La base fondamentale era il sistema delle partecipazioni statali in cui lo stato dettava le regole e le strategie in settori importanti quali l'energia e la siderurgia. Fino agli anni 80 deteniamo la più alta produzione di acciaio al mondo, poi sciagurati trattati comunitari c'impongono la chiusura e lo smantellamento di quasi tutto il settore e quello che rimane viene regalato ai privati, perchè dicono ,solo loro possono essere competitivi nell'era della globalizzazione. Detto fatto, questi benefattori prendono, distruggono, spezzettano, vendono, licenziano e inquinano irreparabilmente un'intera città senza che per anni e anni qualcuno a livello locale, provinciale, regionale, nazionale li disturbi nella loro opera di bene. Ciliegina sulla torta, si scopre anche che avevano nascosto il bottino della rapina, tanti, tanti soldi in posti sicuri. Gli esperti ci dicono che è così perchè è necessario che sia così e chi pensa al passato è solo un nostalgico, c'è una sola anima che regola il mondo: Il mercato che è un'entità indiscutibile e trascendente e tutto ciò che fa, lo fa per il nostro bene.

giovedì 23 maggio 2013

Ordine

Tutti noi ci arrabiamo se non troviamo qualcosa nel posto giusto, se la sua ricerca ci fa perdere tempo o peggio ancora la rinveniamo nel luogo sbagliato. Vogliamo essere perennemente tranquillizati dal fatto che tutto sia in ordine, il nostro ordine o quello impostoci,( non fa più molta differenza). Se un tizio in strada colpisce all'impazzata chiunque gli si presenti davanti, se quel tizio viene da angoli molto lontani del mondo ecco che non bisogna fare nessuna fatica ad inquadrare il fatto e dargli una spiegazione, è tutto lì nelle immagini e nella sequenza degli eventi, nel suo volto diverso ed inquietante. Ma che succede quando il mostro è un bravo padre, una brava madre e le vittime sono i bambini, gli altri componenti della famiglia ed in taluni casi anche gli amici  presenti lì per caso? Lì si reagisce rimuovendo al più presto l'evento, nascondendolo nelle pagine interne dei giornali e dimenticandolo del tutto nell'edizione successiva. perchè lì la spiegazione è molto ma molto più difficile e mette in crisi molte nostre convinzioni. Siamo certi che il male non abiti insieme a noi, l'abbiamo lasciato fuori come i pidocchi le cimici, la fame e le malattie. Abbiamo tutto quello che ci serve e quelle sono cose da poveri, disperati, fuori da qualsiasi schema di convivenza sociale accettabile. Ma è sempre così? Quando ci viene il dubbio giriamo la pagina.

mercoledì 22 maggio 2013

Bufale continentali

E così, pezzo dopo pezzo viene smontata tutta la summa teologica che ha indirizzato la politica economica dell' UE negli ultimi tre anni, per capirci dopo che è scoppiata la crisi greca. Non ci voleva tanto, questi grandi scienziati che hanno teorizzato e prodotto dati favorevoli all'austerity, ai tagli selvaggi alla spesa pubblica non possono certo paragonarsi a S. Tommaso o Hegel fondatori di un modo nuovo di vedere le cose ed il mondo, ma guarda caso sono stati presi sul serio forse più dei due filosofi, talmente sul serio da trasportare le loro teorie negli indirizzi comunitari e, caso ancora più grave, nell'eurogruppo. Se la cosa non fosse seria, se da essa non dipendese la nostra vita ed il nostro futuro, ci sarebbe da farsi una salutare risata, prorompente ed inarrestabile. Come direbbe il nostro grande Totò, professore lei? Ma mi faccia il piacere!

La rivincita degli anti austerity Krugman all'attacco di Alesina - Economia e Finanza con Bloomberg - Repubblica.it

La rivincita degli anti austerity Krugman all'attacco di Alesina - Economia e Finanza con Bloomberg - Repubblica.it

domenica 19 maggio 2013

Brutta

Le foto sui giornali sono impietose ed una persona vicina che guarda le stesse immagini non può far a meno di commentare che è proprio brutta,non solo ma anche sciatta , vestita malissimo e con delle scarpacce orribili, tutto il contrario della ragazzina dal fascino prorompente che ci avevano fatto credere. Peccato che di lato ci siano altre foto di lei appena uscita dal tribunale mentre abbraccia il suo compagno, e lì sembra che l'incanto della strega cattiva sia finito perchè ha i capelli sciolti ed ha riacquistato il suo bellissimo aspetto. Cosa può essere successo? cattivi fotografi? La tensione del momento? Proviamo a fare un passo indietro, chi ha letto la fiera delle vanità di Tom Wolf sa che ad un certo momento c'è da convincere il piccolo delinquentello a cambiare il suo look per far presa sui giudici e vendere loro l'immagine del bravo ragazzo sfortunato. Lui naturalmente non ne vuol sapere poi raggiungono un compromesso: finita l'udienza riacquisterà subito i suoi capi d'abbigliamento preferiti in modo che i suoi amici lo vedranno all'uscita così come lo hanno sempre visto, unico punto su cui non vuol cedere sono le scarpe sportive bianche ma poi con cambio lampo da pit-stop anche quel particolare viene superato. Per la cronaca nel libro lo stratagemma riesce ed i giudici credono alla sua versione che incastra il ricco operatore finanziario, nel nostro caso attuale e reale, vedremo come va a finire. C'è un bellissimo libro intitolato "il corpo del capo" di un bravissimo giornalista che spiega come funziona l'immagine, l'uso del corpo per creare un'icona, una lettura della storia indirizzata e compiacente.

sabato 18 maggio 2013

La crisi si risolve con la democrazia - PierGiorgio Gawronski - Il Fatto Quotidiano

La crisi si risolve con la democrazia - PierGiorgio Gawronski - Il Fatto Quotidiano

Che sta succedendo?

Se n'è andato un altro, responsabile sembra di circa 30.000 sparizioni di inermi cittadini del suo paese. Che la terra non gli sia lieve ma gli pesi per l'eternità. Come nascono le dittature? Tutti noi abbiamo in mente gli stadi trasformati in lager, i palazzi presidenziali in fiamme ed i carri armati nelle strade, è la via classica, ma non sempre le cose vanno così, c'è anche un altro modo molto più soft ma non meno pericoloso e crudele, è quello della costante ed inarrestabile chiusura di tutti gli spazi in cui vi sia diversità di vedute rispetto al "frame" che viene imposto dai media ed alla narrazione ufficiale delle fonti istituzionali. Nell'ultimo mese sono successe delle cose molto inquietanti che non fanno ben sperare per il futuro: chiusure di blog, arresti di commentatori, guerra al web, blocchi e censure di siti. Ma non ci dicevano che queste cose succedevano solo in Cina? Non ci dicevano che erano cose brutte, non degne di un paese civile? Ma non ci dicevano che dalla libertà del web si riconosceva lo stato di democrazia di un paese?
P.S. Questo è un blog di idee e chiunque tenti di vendere qualcosa  perde solo tempo

venerdì 17 maggio 2013

Scoreggine

Capita molto spesso ai bimbi che per attirare l'attenzione della mamma dicano di averla fatta, salvo poi alla verifica accorgersi che era solo una scoreggina,innocua ed inodore. La riforma della riforma, tipico piatto della cucina italiana viene servita all'ora di pranzo con tutta l'immedesimazione possibile,non ci credevate vero? invece ecco qua la modifica alle pensioni. Chi vuole può andare in pensione dal 62 anno d'età e 35 di contributi, grida e applausi ma poi...Rifacciamo un pò di conti, le donne, non si capisce perchè solo loro, usufruiscono ancora della legge Amato e possono andare via dal lavoro se vogliono con 35 anni di lavoro e 57 d'età, allora la riforma riguarda solo gli uomini che però ,guarda caso di tali modifiche non sanno che cosa farsene perchè questa fascia generazionale all'età di 62 ha già superato abbondantemente i 40 di contributi, è solo aritmetica, nient'altro, semplice aritmetica. Per favore, fate tutte le leggi che volete, siete lì per questo, ma non prendeteci in giro, non è il caso. Siamo l'unico paese al mondo che ha esteso il contributivo a tutti i lavoratori ma non ha dato loro la possibiltà di scegliere quando mollare, in certe cose siamo i primi della classe, ma non è il caso di vantarsene tanto.

domenica 12 maggio 2013

Linea di fuoco

E' partito il grande attacco e come al solito in prima linea c'è il grande quotidiano dell'inscalfibile "liberall"della prima ora. La linea di fuoco è impressionante, dalla prima all'ultima pagina, dalla cronaca alle pagine culturali, alle recensioni dei libri è l'argomento clou e non ci sono dubbi di sorta sulla linea tenuta dal giornale: Il pericolo è lì e va fermato subito con tutti i mezzi, leciti e lecitini. Il nemico è il Web accusato di tutte le nefandezze possibili e immaginabili,falsità, inesattezze, allarmi infondati, attentato alla sicurezza e poi in coda la colpa più terribile: è troppo veloce e dà le notizie troppo in fretta. Tutte queste accuse si possono rivoltare contro chi le ha lanciate, infatti cosa hanno da lodarsi tanto i giornali e media tradizionali? Le falsità ,le omissioni, la faziosità, sono il loro pane quotidiano, ma si vede che per loro non vale, hanno da imporre il loro piccolo Blaire, far digerire bocconi infami passati per bignè, incensare l'Euro,falsificare i dati e la storia quando serve, tanto nessuno controllerà o glielo rinfaccierà mai sicuri della solidarietà super partes di amici e colleghi.Piccolo esempio della generosità di questi signori con i dati. Svalutazione del 92, breve dizionario da divulgare: Fu poca cosa e causò una forte inflazione, ci fece tornare nello Sme per alleviarne le coseguenze,non provocò nessun miglioramento alla nostra economia, anzi. Tutte bugie, colossali bugie. Svalutammo del 30,40%, uscimmo dallo Sme, nessuna inflazione, miglioramento a breve della bilancia dei pagamenti e di tutto il nostro sistema produttivo, nessuna conseguenza negativa sul livello di vita della gente. Il Web è cattivo, loro, sono loro, carta stampata e soci a difendere la verità, non altri. Verrebbe da usare termini coloriti e forti, ma non si può, hanno le leggi che gli consentono di far chiudere e bannare chiunque dicono li offenda, quindi non li offenderemo ma al massimo li definiremo "birichini".

Denaro virtuale

Spesso diventa esercizio comune esternare in maniera (apparentemente) approfondita su fatti e discipline di cui si conosce poco o niente, questo gli esperti lo sanno e lo rimarcano, ma al tempo stesso scavano un fosso incolmabile tra loro, le conoscenze acquisite e gli altri che di tali argomenti  hanno un'infarinatura leggera  e vaga. Come se ne esce? Dando loro carta bianca e accettando tutte le loro tesi solo perchè detentori del sapere specialistico o cercando di mediare tra la nostra ignoranza e la loro protervia e saccenza? Si può discutere e dibattere senza per questo invadere il loro campo o passare per ignoranti, si può parlare della moneta e del suo uso senza banalità, delimitando il discorso al suo aspetto generale di scambio. La nostra crisi nasce dalla moneta e dall'uso distorto che  ne fanno i mercati, quasì una cosa in sè, senza più alcun rapporto con le merci ed il valore delle cose. Alcuni ci stanno già provando, e se cercassimo di farne a meno? Se provassimo a usare per i nostri scambi e per la nostra vita una valuta eterea ed inesistente ma ottima per slegarci dal loro nodo?

venerdì 10 maggio 2013

Cadreghìn

Ha  l'orecchino luccicante, i capelli in disordine e guarda spesso i suoi appunti ma ci tiene a far sapere  che lui è un professore serio e titolato con lauree e masters e che adesso insegna in giro per il mondo nelle migliori università. Purtroppo è tutto vero. Si sono sparsi e moltiplicati come nei fanta film anni '50, sono dappetutto e dicono tutti la stessa cosa: Noi sappiamo come stanno le cose, noi abbiamo le ricette giuste e tutti gli altri non considerateli nemmeno perchè sono degli imbecilli.Il nostro ci aggiunge una manciata di arroganza non prevista nei manuali d'uso, non è improbabile un suo ritorno in sede per la revisione perchè il prodotto così com'è risulta quasi invendibile e controproducente. Ieri ripeteva che la scuola (pubblica) italiana è ed è sempre stata al livello più basso che si possa immaginare e produce alunni asini, non così quella privata perchè, indovinate perchè? Ma è logico perchè lì possono licenziare e selezionare i professori. Hanno il mito della selezione, della società dei migliori, della master class che per troppo tempo ha dovuto convivere con i morti di fame, cita numeri e organizzazioni quasi ad imitare l'Albertone dei magliari che rincretiniva la tedesca con una serie ininterrotta di fesserie e vendendole il tappeto senza che lei se ne accorgesse o avesse il tempo di capire la truffa. Caro Professore noi abbiamo avuto fino ad una decina di anni fa le migliori scuole materne del mondo, un'ottima scuola elementare e dei buoni licei, pessima scuola media e pessima università, salvo poche eccellenze. Non ci venga quindi a dire che tutte le nostre scuole erano al livello del terzo mondo, non lo erano (almeno prima della cura).

giovedì 9 maggio 2013

Spesa pubblica

Ogni giornale che si rispetti ha il suo "spesista", ovvero colui che ci ricorda tutti i santi giorni che bisogna ridurre la spesa pubblica, ognuno ha i suoi numeri e la sua tesi da dimostrare, che poi è sempre la stessa, siamo un "unicum" in Europa e nel mondo per la quantità della spesa pubblica, cioè detto tra le righe siamo a livelli record di sprechi. Bene, a parte che la spesa pubblica comprende tutto e niente, se andiamo a vedere con un pò di calma l'incidenza sul Pil della nostra sanità, dell'istruzione, del welfare, della previdenza, notiamo che siamo sotto i livelli medi europei, si, rispetto agli altri spendiamo di meno. Vuoi vedere che è tutta panna montata? Alcuni molto più scafati se colti col sorcio in bocca lo ammettono, si, spendiamo di meno, ma anche quel meno non possiamo più permettercelo. e qui si passa dal campo dell'economia a quello della teologia pura, del dogma della spending review, perchè ci debbono spiegare, una dei primi paesi al mondo per sviluppo e ricchezza, non può "permetterselo" e altri si?

martedì 7 maggio 2013

Servizi (dis)integrati

Diceva Wittngestein che è meglio tacere di ciò di cui non si sa, ma non sempre la cosa funziona così perchè qualche volta, pur nell'ignoranza di base è meglio chiedere e porsi domande. La questione riguarda i servizi sociali e le scuole materne del comune di Bologna che passano dalla gestione diretta a  questo organismo chiamato ASP di cui confesso non ho capito la natura giuridica nè la composizione societaria, le tate e le maestre invece sembrano avere le idee chiare: il cambiamento è pericoloso perchè riporta la situazione a tanti anni fa quando i bimbi venivano parcheggiati e nessuno si curava di dare loro un minimo di assistenza e sviluppo al loro genio, perchè a quell'età hanno delle potenzialità che non avranno mai più nel corso della loro vita. Se indirizzati possono imparare due tre lingue contemporanemente, quindi si chiedono le addette perchè passare dall'istruzione all'assistenza e trasformare le materne in un pre-ospizio in cui l'unico scopo è quello di far passare il tempo prima di ridarli alla sera ai loro genitori? Per inciso, è un altro pezzo di quella grande civiltà che avevamo creato e che politicanti da quattro soldi hanno venduto e barattato per tenersi stretta la poltrona.

domenica 5 maggio 2013

Portogallo, nuove misure di austerity: più ore e meno soldi per i dipendenti pubblici - Il Fatto Quotidiano

Portogallo, nuove misure di austerity: più ore e meno soldi per i dipendenti pubblici - Il Fatto Quotidiano
Anche chi mastica poco di economia o addirirttura non ne sa nulla ha capito ormai che tali motivazioni reggono poco, sono una colossale bufala. Andando per discipline, quale medico curerebbe il paziente a colpi d'accetta? Sono misure ormai standard, adattabili ad ogni situazione ed in ogni luogo: Si taglia la spesa pubblica, si licenziano i dipendenti, si aumentano le ore lavorative e l'età della pensione, ma questo che cosa c'entra con l'economia classica? Se il problema è il settore produttivo in stagnazione, riduciamo le ore, facciamo lavorare il maggior numero di persone, se il problema è la disoccupazione mandiamo la gente in pensione e facciamo posto ai ragazzi, se il problema è il calo dei consumi aumentiamo la liquidità del sistema in modo che tutti abbiano da poter spendere. Stanno togliendo l'aria a intere popolazioni per poi dire, ma sono loro che non vogliono respirare.

sabato 4 maggio 2013

Cinema Italiano

E' rimasto leggendario il colloquio tra il grande produttore ed il regista, lui parla di un suo progetto da girare su un'isola con una ragazza che ad un certo punto scompare, grande interesse ma poi la domanda fatidica: la ritrovano vero? No, non la ritrovano. Il film finsce lì e non se ne parla più. Anche negli anni d'oro del cinema italiano succedevano queste cose ma c'erano tanti progetti, tanto genio che alla fine qualcosa riuscivano a fare comunque, e adesso? Adesso con le nuove tecnologie si possono fare opere con pochissimi soldi e con una resa tecnologica impensabile allora, ma succedono due cose: Pochi registi iniziano la carriera con argomenti e linguaggio fuori dagli schemi in uso, quei pochi che lo fanno vengono marginalizzati o ignorati del tutto e per finire, anche con un'opera prima ottima finiscono sempre per essere inghiottiti,digeriti e resi malleabili già alla seconda esperienza. Ci sono due strade maestre, prendere un attore e spremerlo fino a che non lo si butta perchè diventato obsoleto e puntare tutto sulla crisi dei trentenni, se poi il pubblico è sempre lo stesso e gli anni si susseguono si passa alla crisi dei quarantenni. Stop, tutto qui, non hanno altre idee perchè fuori da questo recinto che si sono costruiti ci potrebbero essere i leoni

giovedì 2 maggio 2013

Lessico e nuvole

Si parla di flessibilità, uno alla volta i soliti giornali la posizionano nei titoli ma, sorpresa, non si riferisce al mercato del lavoro ma al patto di stabilità europeo da rendere quindi meno rigido nei vincoli e nei tempi. Quando si usa un termine quasi all'unanimità o si vuol nascondere qualcosa o come molto più probabile, si vogliono confondere le acque. I Dottori  prescrivono le cure, maggiore liquidità? congelamento del "debito"? Ricerca ed alta tecnologia? sostegno alla domanda? Niente di tutto questo perchè al primo posto nelle loro terapie ci sono i diriti da limitare o abolire del tutto: In primis (dicono e pretendono) l'abolizione del contratto nazionale e poi la totale deregolamentazione delle leggi sul lavoro, ma attenzione, colpo di genio, non usano più il termine "flessibilità" ma ci girano attorno con locuzioni tipo meno vincoli, più libertà d'impresa, più competitività. Hanno messo le mani sul vocabolario. Ridateci le parole col loro giusto significato, il resto non è più nostro e difficilmente potremo riaverlo, ma le parole no, quelle almeno ce le dovete restituire nel loro esatto significato.