venerdì 31 agosto 2012

il grande vecchio

Era lì col suo bravo microfono , ma non stava presentando un film, introduceva il discorso di Romney, prossimo candidato repubblicano alla casa bianca. Caro vecchio Clint solo noi da questa parte del mondo potevamo pensare che eri cambiato, tu non avevi mai fatto niente per farcelo credere, noi ti avevamo arruolato con quelli che chiamiamo "progressisti, senza neanche chiedere il tuo parere. E' il nostro modo di vedere il mondo che in  questo caso non ha funzionato per niente, noi diamo per scontato che ci sia una contrapposizione netta tra i due schieramenti, che l'uno sia il diavolo e l'altro la salvezza, gli americani molto pragmatici non credono a queste fesserie, e fanno bene: E' stato più di destra Reagan o Clinton? Probabilmente Clinton ma da noi non si può dire senza arrossire. Obama è stato un presidente di sinistra?  Sicuramente lo è più di Romney, ma non in misura tale da esaudire le nostre aspettative. Ma non è certo il presidente dell'America che deve cambiare il mondo, deve solo conservarlo così com'è per i futuri cittadini. Punto. Niente di più e niente di meno.

mercoledì 29 agosto 2012

SALVAITALIA

Si dice che l'ottimista, giunto in fondo al pozzo cominci a scavare. Come stiamo vivendo questo momento di transizione, lunghissimo e atroce tra un prima e un dopo inevitabile?Il nostro immaginario ci dice che nonostante tutto non cambierà nulla e se cambierà qualcosa sarà solo per gli altri. Un lato positivo del nostro amato paese è questa capacità infinità di assorbire, smorzare i cambiamenti in arrivo, con una rassegnazione secolare che ci fa sopportare tutto senza tumulti e moti di piazza. Ciò non vuol dire però che non ci siano segnali pericolosi di un innalzamento delle tensioni e di avvicinamento a quello che gli strutturalisti chiamano momento di rottura, ci sono ed è giusto prenderne atto. Dai minatori del Sulcis, ai mille e mille lavoratori senza più niente, ai buchi nei bilanci degli enti locali sempre più grandi e vistosi, alla fine di un modello scolastico che nel bene o nel male ha creato la spina dorsale del paese,alla fine di modello di sanità universalistico che ci ha reso  uno dei paesi più longevi del mondo, ecco, fino a quando si potrà contenere tutto questo smottamento lento e costante verso la miseria senza farlo emergere in superficie?

domenica 26 agosto 2012

Odissea

Il neo presidente greco Samaras sta girando l'Europa chiedendo aiuto ai suoi patners, ma al momento nessuno sembra prenderlo sul serio, dà anzi la triste impressione di un parente povero allontanato da tutti. Le cose naturalmente non sono così semplici perchè non ci sono buoni e cattivi, vittime carnefici ma come in quei mostri mitologici tutto è mischiato: virtù ed efferatezza, ragioni e torti, razionalità e follia. Il nostro è stato messo lì per dare credibilità al salvataggio del suo paese ma al tempo stesso questa credibilità non è negoziabile. Esistevano in tutti gli eserciti gruppi specializzati in efferatezze e crudeltà inimmaginabili ma con l'abilità di far rimanere in vita il prigioniero il più a lungo possibile per usarlo come deterrente. Mutilati e con sofferenze atroci venivano infatti spesso rispediti al campo nemico come monito. Passano gli anni ma le abitudini non cambiano e Samaras è l'esempio più lampante di questa politica del terrore. E' interesse di tutti far rimanere la Grecia nell'Euro, di non farla morire, un morto non paga i debiti, ma nel contempo è interesse di tutti mostrare il suo corpo piagato e sofferente che quasi implora il colpo di grazia liberatorio, che non viene concesso solo per la bontà infinita degli altri.

Cure

Una bambina di nome Celeste  in pericolo di vita, saremo molto approssimativi ma questo non vuol essere un trattato scientifico, viene curata con le cellule staminali prelevate dalla madre finchè l'AIFA, agenzia italiana per i farmaci dice che non si può fare. I genitori si rivolgono ai giudici che impongono la cura all'ospedale, la terapia e il trapianto vengono effettuati e la piccola sta meglio ma nell'aria ci sono nuovi ricorsi e la reprimenda del ministro che dice che la sperimentazione non è consentita e che quindi la cura non deve proseguire. Le cellule staminali sono sotto attacco fin dalla loro scoperta perchè lederebbero il diritto alla vita degli embrioni utilizzati, fin qui ci sarebbe gia molto da dire ma andremmo in territori che ci porterebbero molto lontano, ma le staminali possono essere utilizzate anche dal sangue del cordone ombelicale e dal prelievo su organismi adulti, quindi il problema etico si è spostato molto al di là dei suoi confini: Quale remora morale impedisce di utizzare questi due trattamenti? da noi su tutto ciò non si dibatte, non si discute, si legifera magari d'urgenza come tentò di fare il precedente governo pe un altro caso dolorosissimo di scelta etica e di libertà. Ogni cittadino oltre ad una vita dignitosa vuole la libertà di curarsi scegliendo i trattamenti adeguati e di sospenderli quando li ritiene inopportuni o inutili.

venerdì 24 agosto 2012

Panoramica del silenzio

Col "Manifesto" commissariato si stringe sempre di più il grande cerchio sull'informazione. Apri, sfogli e non trovi niente solo tunnel, riprese e riforme col faccione del professore sempre in primo piano. Ha lavorato bene, ha frenato la caduta del paese, ha salvato i conti della nazione, bravo, negli ultimi anni nessuno necessario come lui. Ma siamo in recessione? La produzione sta crollando? I consumi scendono? Non è colpa sua ma di chi lo ha preceduto. Nessuno osa sussurrare che il re è nudo e che i vestiti che ci vogliono far credere indossi semplicemente non esistono. Argomentare è quasi impossibile perchè non c'è nessuno che si prenda la briga di mettere in discussione la narrazione in corso. Purtroppo quando qualche ministro vuole avventurarsi nel futuro è ancora peggio perchè viene a galla la vera tentazione dell'oligopolio al potere: riportare l'orologio del paese indietro di qualche secolo: Futuro energetico legato agli idrocarburi nostrani, grandi infrastrutture possibilmente inutili e costosissime,meno regole e meno salari,rilancio del mattone, deindustrializzazione dei settori portanti. Ci sarebbe da farsi una risata infinita e liberatoria se non fosse per il fatto che non scherzano e faranno veramente quello che dicono. Prova di matematica. Una grande giornale fa i conti della Grecia e dopo aver messo in rilievo qualcosa di molto familiare, cioè la teatralità della caccia all'evasore, la scoperta di falsi ciechi e la buona volontà di Samaras di completare il lavoro di Papademos, ci dice che i numeri danno ragione ai rigoristi, meno salari, meno pensioni, meno spese, meno deficit/pil passato dal 10 al 2%. Peccato che poche righe più in basso ci dica che lo stesso Pil è crollato in quattro anni di quasi il 18%. Se c'è un rapporto tra denominatore e numeratore allora vuol dire due cose: se sono scesi tutti e due non c'è una grossa variazione oppure se il rapporto è sceso con questi numeri, c'è stato un massacro sociale ben superiore a quello che ci dicono. Un ripassino in matematica non sarebbe utile?
Ultimora: Un bravo e ottimo giornalista ha detto, in un programma alla radio che la motivazione principale del tragico gesto davanti Montecitorio è nella guerra tra generazioni, in cui naturalmente i giovani e i precari sono stati sacrificati a favore dei protetti. No comment. 

mercoledì 22 agosto 2012

Il tunnel dell'orrore

E' un mondo fantastico, così come c'eravamo entrati ne siamo usciti e vediamo la luce in fondo al tunnel, la felicità ci attende. A dire il vero è una cosa che ci viene ripetuta quasi due volte al mese, tanto per essere sicuri di trovarci in casa, ma certe volte tanto ottimismo può essere controproducente: se stiamo bene perchè me lo ripeti in continuazione? E anche le anime più ingenue e candide possono cominciare ad avere dei dubbi. E' cambiata così tanto la situazione dalla fine di luglio? E se non è cambiato quasi niente tutto quest'ottimismo a spinta continua come lo si spiega? Il meccanismo è semplice, siete stati dei bravi bambini, non avete fatto arrabiare la maestra, i voti migliorano ma adesso dovete prendere tutte le pillole che rimangono altrimenti  tutto ciò non è servito a niente. Meno spesa e meno tasse, ricetta unica per medici ubriachi che non si sforzano più di tanto per trovare soluzioni meno invasive, va bene così e se non ci credete, peggio per voi. Più passa il tempo e meno cercano giustificazioni, sono talmente grossi e arroganti da rimproveraci che l'acqua che bevono è sempre sporca per colpa nostra che stiamo sotto.

martedì 21 agosto 2012

Il silenzio è d'oro

Si può leggere oggi sul portale del Corriere che c'è stata una mega rissa tra i cani della regina. Come funziona la cosa? Sembra che la regola sia: Non disturbare il manovratore, non andare contro le opinioni codificate,selezionare e prevenire, retrocedere o premiare le notizie secondo una precisa gerarchia fatta di convenienza e furbizia. E' sparito (dopo solo un giorno!) ogni riferimento al precario che si è dato fuoco davanti a Montecitorio ed è morto. Le morti simboliche fanno sempre notizia ed un simile e tragico gesto meritava ben altro spazio, ma ciò avrebbe incrinato la vulgata del grande medico che si sta prendendo cura del paese, quindi meglio un omertoso silenzio. Altri silenzi tradizionali sono riservati alle macellerie nostrane, dove un padre, un marito stermina famiglia e vicinato. Funziona meglio quando c'è di mezzo l'immigrato, con l'italiano è meglio minimizzare e nascondere per un giorno nelle pagine interne. Con le notizie economiche poi  tutto questo risulta ancora  più chiaro. C'è un quotidiano che pubblica da mesi sempre gli stessi grafici, giorno dopo giorno: debito e spread, altri dati non vengono neanche presi in cosiderazione forse perchè mostrerebbero numeri diversi e contrari alle tesi del giornale. Due silenzi assordanti: Slot machine e riserve auree. Sembra che i gestori di giochi e scommesse debbano allo stato un centinaio di miliardi di euro in tasse non pagate. Vogliamo parlarne? L'Italia ha le terze riserve auree del mondo, con l'oro non più bene di riferimento della moneta a che servono? Vogliamo parlarne? Qui si parla di circa trecento miliardi di euro che si ricaverebbero dalla vendita, vogliamo parlarne? No, dicono che non è il caso.

lunedì 20 agosto 2012

Lessico e nuvole 2


Che cos'è il linguaggio? per molto tempo si è pensato che fosse essenzialmente comunicazione, passaggio di segni fonetici o scritti per collegarsi con gli altri, con la società, per ricordare, commentare, ordinare, quindi un mezzo tecnico, nient'altro che un espediente per vedere il mondo e renderlo esplicito. Ma negli ultimi tempi  ci si è accorti che non è così, perchè il linguaggio non è solo mezzo ma è anche e sopratutto struttura portante, potere. Chi usa il vocabolario adeguato comanda e crea il consenso, e in un certo senso  il mondo circostante è frutto del linguaggio dei soggetti dominanti. E' quindi interessante analizzare il discorso del nostro Professorone al meeting di Rimini. I punti portanti sono "i giovani", la scuola, le regole da cambiare e l'etica in generale. Infatti si legge:
Si stanno mettendo semi per rendere la situazione italiana PIU' NORMALE, PIU' GUARDABILE IN  FACCIA E' PIU' ISPIRATRICE DI FIDUCIA.
Più che un programma di governo sembra un breviario liturgico, sembra che chi governa debba assolvere una missione salvifica  per aprirci le porte della salvezza eterna, renderci tutti più buoni e competitivi. Punti basilari: Merito, competizione, individuo, flessibilità. Ecco un altro punto:
SE INTERPETRO BENE IL VOSTRO PENSIERO,LA CRESCITA PERSONALE PRENDE LE MOSSE DALLA CAPACITA' DI INIZIATIVA INDIVIDUALE,DALLE SODDISFAZIONI ALLE QUALI CIASCUNO PUO' AMBIRE LEGITTIMAMENTE MA CHE DEVE SAPER CONQUISTARE PASSO DOPO PASSO CON IL MERITO.....POSSIAMO SOLTANTO AFFIDARCI ALLA FIDUCIA IN NOI STESSI
Traduzione: Niente collaborazione con gli altri, nè cercare l'aiuto del mondo circostante, bisogna diffidare  di tutti e farsi largo a gomitate. Ancora:
...MERITO,RISPETTO,IMPEGNO E FIDUCIA
 Sono tutti sostantivi declinati al singolare. Poi parla del futuro:
....GUADAGNI IN CERTEZZA, NON TROPPA, ALTRIMENTI LA PARTITA SAREBBE NOIOSA
Qui c'è tutta la summa teologica neoliberista, la prova ontologica dell'esistenza del mercato come unico regolatore e ragione unica delle nostre vite. Poi si parla di scuola:
OFFRIRE MAGGIORE POSSIBILITA' ALLE SCUOLE DI ESPRIMERE, CON AUTONOMIA E RESPONSABILITA',LE PROPRIE POTENZIALITA'
Traduzione: Chi è destinato per censo alle scuole tecniche ci vada senza protestare tanto perchè per le alte professioni cè il numero chiuso

sabato 18 agosto 2012

La grande rete

La trama sembra quella di un film di Orson Welles di tanti anni fa con contorno di ambasciate, guerre diplomatiche e non, trame, interessi nazionali e segreti da difendere o svelare, ma  gli sceneggiatori sono rimasti indietro, molto indietro rispetto alla realtà. Julian Assange pubblica su Wikileaks in varie riprese documenti riservatissimi sulla politica mondiale che svelano cinismo e violazione sistematica di regole e trattati internazionali da parte dei grandi paesi. Assange viene incriminato dalla Svezia per violenza sessuale, scappa e si rifugia dopo varie peripezie nell'ambasciata dell'Ecuador a Londra. L'Inghilterra in un primo tempo minaccia di entrare dentro l'ambasciata e prenderlo con la forza per cosegnarlo o alla Svezia o agli Stati Uniti dove l'accusa è di spionaggio, poi ci ripensa e decide di aspettarlo fuori. La prima a puntare gli occhi sul web  è stata la Cina che ne ha capito subito la pericolosità per il suo ordine interno ed anche per quello esterno. Le prime censure e le prime limitazioni sull'uso della rete in Cina furono viste come un abuso ed un crimine contro la libertà, levate di scudi e prediche a non finire, ma poi anche dalle nostre parti ci si rende conto del pericolo e si agisce. Il fondatore di Megavideo viene arrestato con l'accusa di violazione dei diritti legali d'immagini e video. Viene messa in discussione una funzione fondamentale della rete: la condivisione. Se non si possono condividere oggi films e immagini, non si potranno condividere domani articoli, opinioni, niente. E che cosa si potrà fare col computer? Giocare, quello sarà consentito, ma solo con i supporti originali beninteso ma scordiamoci di poterci aggiornare, discutere, divulgare, cercare, questo proprio no, saranno considerati comportamenti criminali. Bene, io vado dal concessionario e compro una Ferrari, al momento della consegna delle chiavi mi viene sussurrato che si, la macchina va anche a 250-300 ma io la posso usare solo con la prima marcia inserita e con una velocità massima di 30 Km. A questo punto cosa fareste? O gliela lasciate lì o fate di testa vostra.
Discorsino finale, noioso, ripetitivo ma necessario. Perchè Assange viene descritto da quasi tutta la nostra stampa come un poveretto senza più un minimodi credibilità? Il fatto di venire braccato dalle maggiori potenze  per dei crimini , odiosissimi come quelli sessuali ma ininfluenti nei rapporti internazionali, non dovrebbe far sorgere un pò di dubbi sulla sua reale importanza e sulle vere motivazioni ? E se fosse  paura per quello che può dire e fare?

venerdì 17 agosto 2012

Cattive ragazze

A Mosca si stanno ancora chiedendo dove hanno sbagliato. I fatti (brevemente). La giovane democrazia russa dura davvero poco,  un anno più o meno, quando viene presa a cannonate da Eltsin con l'assedio e il rogo della casa bianca, il parlamento. Silenzio totale che rasenta il plauso in tutto il mondo occidentale, e si se lo sono meritati perchè il comunismo è morto e loro volevano risuscitarlo, questa la lettura dei fatti più accreditata (e falsa). Poi viene arata Grozny e creato un paese di vedove, niente o quasi da dire in occidente. Poi c'è la stretta sui giornali e sui giornalisti, alcuni ci lasciano la pelle ma ancora quasi nessuna reazione, poi tre terribili ragazze si prendono gioco del potere e succede il finimondo. Si stanno ancora chiedendo il perchè, ed in effetti ce lo chiediamo anche noi, non per le ragazze che meritano tutta l'attenzione possibile, ma per prima. Dov'eravamo?

Jena

Hegel, ma quante cose ha detto e fatto quest'uomo, affermò solennemente che la storia era passata sotto le sue finestre (si trattava per la precisione di Napoleone), qualche anno dopo quasi la stessa cosa la disse Heidegger ma in questo caso sia la finestra sia il titolare della storia erano alquanto diversi. Noi possiamo dire la stessa cosa per i tempi che viviamo? Sembrerà fuori luogo vista la portata dei nostri personaggi, ma la risposta potrebbe essere positiva,si, stiamo vedendo passare la storia, quella che poi le conseguenze te le porti dietro per secoli. Sta cambiando tutto è in modo irreversibile. Per un paio di secoli ci eravamo illusi di avere tutto quello che ci serviva grazie al nostro lavoro, adesso dove il lavoro è rimasto non produce più nè benessere nè tantomeno aggiatezza, ma solo sussistenza, un filino sopra o un filino sotto al livello minimo di alimentazione e riproduzione. E le lotte, le conquiste? Spazzate via dagli stessi lavoratori convinti ad arte che erano queste che lo stavano immiserendo, meno diritti qualche soldino in più in busta. Voi dite che non è uno scambio equo perchè il soldino lo spendi subito ed il diritto te lo sei giocato per sempre? Può essere. E' in corso una colossale ridistribuzione della ricchezza dai più poveri ai più ricchi con la santificazione delle teorie neoliberiste, è così che si deve fare se vogliamo far ripartire il motore del mondo, dare solo a chi ha la capacità di prendere,dare a tutti o a molti è solo uno spreco di risorse che vanno invece indirizzate in poche mani giuste.Come avrete capito ci stanno portando in un'epoca pre-rivoluzione francese, senza più diritti, uguaglianza e rappresentanza, solo un ammasso informe di fame e miseria che aspetta sotto le finestre dei nobili il lancio degli avanzi.

martedì 14 agosto 2012

Ilva, la politica dei veleni – Bruno Tinti - Il Fatto Quotidiano

Ilva, la politica dei veleni – Bruno Tinti - Il Fatto Quotidiano

Strategie del paleolitico

I nostri ministri finalmente escono allo scoperto e illustrano con dovizie di particolari le strategie per il futuro. L'uno, il ministro per l'ambiente, dichiara con grande dignità e coraggio che non si farà dettare la politica industriale dai magistrati di Taranto, l'altro, ministro dello sviluppo fa sapere che il nostro futuro sta nelle trivellazioni del suolo italico per raggiungere l'autonomia energetica. A questo punto calma, e cerchiamo di ragionare a mente serena senza lasciarci prendere dall'euforia per queste grandi menti finalmente al servizio del paese. Si parla di politica industriale, abbiamo capito bene? dopo che per anni è stata cacciata via da ogni decisione governativa in nome di una sana estraneità dello stato dal mercato, dalla produzione e dalle sue regole? Dov'erano quando veniva smantellata, giorno dopo giorno tutta la struttura produttiva? Dov'erano quando quando le regole venivano infrante e i siti delocalizzati? Dov'erano quando si dava totale libertà d'inquinare e distruggere il territorio e la salute di tutti? A rincare la dose ci pensa il titolare dello sviluppo che indica le linee base del fututro: Petrolio, Gas e trivelle dovunque ce ne sia di bisogno. Il carbone no, hanno detto che non è il caso di cercarlo. Tagli considerevoli ai finanziamenti per le energie alternative, abolizioni di limiti e norme che ostacolano le ricerche di idrocarburi sul suolo italico, si potrà cercare ed eventualmente pompare sotto le dodici miglia, magari in mezzo a panciuti signori che sguazzano e bimbi in attesa della merenda alle prese con secchielli e palette. Non è più un caso, questi signori hanno un progetto chiarissimo e di non difficile interpetrazione, riportarci al ruolo di colonia periferica, luogo di stoccaggio,trasporto e produzione di ciò che i paesi guida non vogliono più all'interno del loro territorio, estrema mungitura di prodotti energetici che non hanno più nessun futuro. Se negli anni del dopoguerra avessimo investito nei treni a vapore, avremmo fatto un buon affare? No, sicuramente no. Il futuro è,volenti o nolenti, reticenti o scettici nelle energie alternative, non si scappa, ma i nostri governanti dicono che sono cose che si possono rimandare e che il presente offre altro. Chiarissimo. Aggiungete a tutto questo la volontà espressa da queste menti supreme per la dismissione quasi totale del patrimonio pubblico e capirete dove vogliono portarci. E se fossero incompetenti su commissione?
P.S. La quantità di idrocarburi stivata nel suolo e nel mare, anche se utilizzata nella sua totalità coprirebbe il fabbisogno del paese per pochi mesi. Ne vale proprio la pena o c'è altro?

lunedì 13 agosto 2012

Il ragionier Fantozzi

In una mitica scena di un film di molti e molti anni fa, il rag. Fantozzi indottrinato da un collega sessantottardo, dopo mesi e mesi passati leggendo testi rivoluzionari alza la testa e dichiara a voce alta: ma allora mi hanno preso per il culo! Peccato che nel momento in cui se ne accorge capisce anche di essere nudo e senza difese e l'unica cosa che sa fare è uscire con l'eskimo d'ordinanza e tirare una pietra alle finestre del suo ufficio,col risultato di essere quasi linciato dai colleghi inferociti. Non ci sono speranze? Tutto è deciso, possiamo solo subire questa rapina continua delle nostre vite e del nostro futuro? In effetti la cosa incredibile è che nonostante abbiamo a disposizione mezzi di comunicazione mai posseduti da nessuna generazione precedente, non riusciamo a incidere sul corso delle cose più di tanto, cioè niente. Non si è creato nessun soggetto antagonista capace anche solo di fare il solletico a questa gentaglia, solo sporadici mormorii che evaporano come il vento dopo le prime sfuriate e lasciano il campo ad una mesta rassegnazione.Capire il perchè di tutto questo non è inutile. Le risposte che questo sistema ha messo in campo non sono da sottovalutare, sono efficaci e flessibili, tali da giustificare l'inerzia e l'attiva collaborazione nell'avviarsi al macello.

Appello agli Italiani di Paola Musu, l'avvocato che ha denunciato i vert...

Acciaio inossidabile

Il lavoro, che cosa è diventato il lavoro ? Da mezzo di riscatto nei confronti di povertà secolari e di emancipazione verso una qualità della vita quasi dignitosa, si è ritornati ad una concezione pre-ottocentesca in cui tutto è dovuto e niente è garantito. Da anni a Taranto TUTTI sapevano delle condizioni spaventose di sicurezza degli impianti, del rischio mortale per la salute dei lavoratori e di tutta la città, ma le denuncie, gli avvertimenti, le prese di posizione, gli allarmi finivano tutti contro un muro di silenzio eretto non solo da chi aveva un interesse preciso ma anche da tutti quelli che dicevano che "i problemi erano altri". Potremmo chiamarli collaborazionisti, che per viltà, comodità, sicurezze personali,preferivano non vedere e non sentire. Adesso gridano e strepitano per il sopruso inaudito di un magistrato che invece ha voluto vedere e sentire. Dov'erano quando la città moriva giorno per giorno coperta da una spessa coltre di vapori e polveri micidiali? Sono il frutto di anni di accomodamenti, rinvii,occultamenti, dati edulcorati, sono il frutto di anni di gestione del territorio all'insegna dell'emergenza: o così o niente. E non è il caso neanche di parlare di volontà criminale, è solamente incuria,pigrizia mentale, accomodamento continuo nella vana ed eterna speranza italica che le cose si risolvano da sole senza troppo rumore e senza danni per chi comanda.

domenica 12 agosto 2012

Derivati tossici: i fisici a Wall Street – Fabio Scacciavillani - Il Fatto Quotidiano

Derivati tossici: i fisici a Wall Street – Fabio Scacciavillani - Il Fatto Quotidiano

Economia domestica

Tanto tempo fa c'erano delle riviste che insegnavano alle ragazze, alle giovani spose come risparmiare, riutilizzare, riciclare. Come fare un vestitino per i bimbi da una vecchia tovaglia da tavola, come togliere le pulci al cane in giardino piuttosto che in salotto, come apparire eleganti senza strafare. La cosa che accomunava tutti questi consigli era l'ovvietà e la superficialità ma che ripetuta fino alla noia diventava saggezza. Cosa dire dei nostri tempi? Risparmiare su chi ha già poco è il nuovo imperativo, ripetuto mille volte da mille professoroni che con aria saccente dicono che bisogna fare così, che non si può fare altrimenti e che anzi il nostro professore sta solo facendo quello che andava fatto prima. Che cosa andava fatto prima, portare l'economia in recessione? Azzerare i consumi? Abbassare il livello di vita del 90% della popolazione? Si, ma dopo andrà molto meglio, abbiate fede. Il corrierone e la barbetta bianca si danno il cambio in salita come nel ciclismo di una volta e ci fanno arrivare il loro messaggio incrociato: meno spese per Giavazzi Alesina e meno tasse per Giannini, Boeri e compagnia cantando. Ma dare una regolatina alle banche? Stabilizzare il debito scorporandovi quello nato dalla speculazione sugl'interessi? Mungere qualcosa da chi finora non ha mai dato un euro e usufruito di tutti i benefici sociali? Si, dicono, ma sono cose difficili e non si possono chiedere così,dall'oggi al domani, bisogna avere pazienza, per adesso pagano i soliti, poi si vedrà. Ma sono credibili questi signori che in momento di crisi inimmaginabile, propongono una riduzione delle tasse per tutti e tagli della spesa indiscriminati? E' questa la ricetta miracolosa?

sabato 11 agosto 2012

Stars wars

Si taglia di tutto e di più, dovunque, ad eccezione degli armamenti. Anche la martoriata Grecia non ha  diminuito i suoi investimenti militari, ingentissimi e non estranei alle sue difficoltà finanziarie. Perchè succede tutto questo? Certo lo si può spiegare con l'innata ritrosia dei militari al risparmio, Il buon odore del napalm alla mattina presto, l'orgoglio nazionale che risorge dovunque a dispetto della dissoluzione formale degli stati, ma ci potrebbe essere anche il tentativo di risolvere parecchie questioni a cominciare da quelle poste dai nuovi ordini mondiali che stanno prevalendo. Da che mondo e mondo le guerre si fanno solo se c'è qualcuno che ti dà i soldi e motivi per farle,oppure per far ripartire l'economia quando di soldi (veri) se ne vedono sempre meno. Ci si possono fare un sacco di quattrini prima, durante e dopo. Libia, Siria, Iran e dopo? Chi si occupa di queste cose sa che non c'è limite alla provvidenza.

sabato 4 agosto 2012

Furto d’informazione e crisi economica – Francesco Sylos Labini - Il Fatto Quotidiano

Furto d’informazione e crisi economica – Francesco Sylos Labini - Il Fatto Quotidiano

Trombe e tromboni

Una volta si diceva che la situazione è in evoluzione, un eufemismo per dire che le cose non vanno come si vorrebbe. Ormai sono settimane che lo spread oscilla in maniera cosiderevole da un giorno all'altro, ma poi torna inesorabilmente sopra i 500 punti, cifra non sopportabile lungo se la matematica non è un'opinione, così già ci costa 80 90 miliardi l'anno di soli interessi sul debito. Per quanto tempo può durare prima di fare patatrac? Quale visione ci viene offerta dai media? Monti in contrapposizione con la cancelliera, addirittura alcuni fogli parlano di braccio di ferro, Draghi che fa da scudo ai niet della Bundensbank e porta avanti il suo proposito di salvare l'euro. Fesserie colossali perchè il nostro prof non fa niente e non dice niente che non piaccia ad Angela e Draghi si muove sullo stesso piano con la banca centrale tedesca di cui peraltro la Bce non sembra che una filiale. Più europa, meno sovranità nazionali più trattati e più coercizione nel farli applicare, questa è la minestra giornaliera a cui si aggiungono novità via via sempre più evidenti. Non bastano più lacrime e sangue per i paesi periferici, no, ci vuole altro ci dicono i media, per tranquillizzare i mercati. E che cosa possono volere di più di quello che hanno ottenuto, cioè ben oltre la libbra di carne  patteggiata e prelevata? Vogliono che chiunque vinca alle prossime elezioni esegua comunque e dovunque i loro ordini, la politica deve sparire per sempre dallo scenario. Votate, votate ma guai a mettere in discussione i trattati e le politiche monetarie in corso. Dopo il tonfo delle borse di giovedì c'è stato il miracoloso recupero di venerdì, possibili spiegazioni, perchè si sa i mercati hanno una loro razionalità che non hanno nè la politica nè le istituzioni europee: non avevano capito bene il discorso di Draghi, ottime le risoluzioni ma si apettavano di più e prima. Ma se semplicemente stessero giocando al gatto col topo, guadagnandoci peraltro una valanga di quattrini? Perchè questa ipotesi non viene mai presa in considerazione? Cari giornalisti, tutti con famiglie numerose e boccuccie da sfamare pensate veramente che i "mercati" abbiano una loro razionalità oltre il furto istantaneo e la rapina più o meno, a mano armata? A titolo di cronaca ribadiamo che ormai anche Il fatto Quotidiano è entrato nell' Eurocentricità a pieno titolo e definitivamente. Il faccione del nostro Professore campeggia stabilmente nei titoli con le sue ultime serie e preoccupanti esternazioni: vado in ferie sei giorni. E' la stampa bellezza, è la stampa.

giovedì 2 agosto 2012

Posto fisso

In questa interminabile estate fa già abbastanza caldo anche nelle prime ore della mattinata, niente di meglio di una bella colazione col classico caffè e le paste, così, tanto per non perdere le buone abitudini. Il locale è sempre (meritatamente) pieno, qualità strepitosa e atmosfera rilassante, tutto va o sembra andare per il meglio quando improvvisamente una nuvola scende sulle persone e l'arcadia termina. Ma perchè proprio adesso, sto facendo colazione e poi che fastidio da? La vigilessa fa notare che la macchina è praticamente in mezzo alla strada e un pò di fastidio lo da, dentro il locale si respira un'aria di rivolta, si questi sono veri soprusi di gente che oltretutto ruba lo stipendio e non fa niente contro i veri delinquenti. Solidarietà totale e assoluta col povero cliente e ingiurie a non finire per l'ordine costituito, ma in che paese viviamo, e la libertà? Non si può lasciare la macchina in doppia fila, ma allora ditelo che siamo in un regime. Forse anche questo è uno strascico, triste e malinconico, di quelli che sono stati i meravigliosi anni ottanta in cui la libertà di fare quello che volevi era garantita e idealizzata Adesso tutto è passato, anche i miti di ricchezza, è rimasta solo la spavalderia e la tracotanza come un residuo vintage