mercoledì 30 gennaio 2013

Numeri complessi

Agli inizi del secolo scorso dei logici misero in campo tutto il loro genio per dirci che la verità, l'essenza ultima delle cose, non solo è impossibile da quantificare, ma anche se lo fosse non sarebbe l'unica. In sostanza si accorsero che non c'era una soluzione, una soltanto per ogni problema ma tante  e tutte accettabili. Saltava la veridicità delle scienze, è vero tutto ciò che ha più probabilta di funzionare e di essere utile al nostro scopo, punto, niente di più e niente di meno. A questo punto torniamo ai nostri giorni in cui l'ontologia dell'essere  sembra essere tornata di moda proprio con quella disciplina che sembrava ormai estinta ed inutile come la retorica, stiamo parlando della matematica pura che produce non solo numeri ma la realtà intera che ci circonda in cui gli algoritmi decidono e incidono su buona parte della nostra vita, da quando si va al supermercato a quando cerchiamo qualcosa su Google. Il punto importante è che la matematica è passata da mezzo a fine, contiene la sua validità all'interno delle sue formule, indipendentemente dal suo uso e della realtà esterna, cioè in parole poverissime ne abbiamo perso il controllo ed è tornata in pompa magna La verità, unica ed incontrovertibile, quella dei numeri. Che cos'è un derivato se non il trionfo dei matematici puri che riescono a creare delle strutture complesse ma tutte chiuse in sè stesse e che non hanno nessun collegamento con l'economia classica?

martedì 29 gennaio 2013

Forti coi deboli e deboli coi forti

Forse la cosa che stupisce di più in questo nostro paese è la faccia tosta e l'arroganza. Dopo aver detto che un organo di controllo non è la polizia, dopo averci detto che non c'è nessuna irregolarità perchè non sono arrivati documenti in tal senso adesso ci dicono che l'ipotesi di commissariamento è impossibile perchè non prevista nella nostra normativa. Allora, con ordine: Se non controllate o non potete farlo che organo di controllo siete? Se il ladro non ha lasciato sul luogo del reato un piede di porco o una lancia termica  si può dire che non ci sia stato il reato? Non è previsto il commissariamento? Si danno 4 ml di euro al buio senza mettere mano negli ingranaggi, così, basandosi sulla speranza che non faranno più i birichini? Dopo il Crac del 2008 quel noto comunista di Obama diede un sacco di miliardi alle banche ma allo stesso tempo diede loro delle regole e quasi le nazionalizzò, fece un pò di pulizia e varò la "Volcker-rule". Ma perchè da noi anche le cose più ovvie, pià scontate, vanno a cozzare contro il muro d'immobilismo di questi signori totalmente incapaci di capire che stare fermi non è la cosa migliore da fare?

lunedì 28 gennaio 2013

Derivati, dagli swap ai cds: ecco le “scommesse” che inguaiano le banche - Il Fatto Quotidiano

Derivati, dagli swap ai cds: ecco le “scommesse” che inguaiano le banche - Il Fatto Quotidiano

Ma anche....

Ci sono vari modi di lanciare la comunicazione, quello diretto con cui espongo nel modo possibilmente più chiaro il mio pensiero, quello indiretto con cui nego o dissento da quello che dicono gli altri senza però dire più di tanto sul mio programma. Poi c'è il messaggio personale che prescinde completamente esposizione dei problemi e si sofferma sul particolare, quello tecnico che snocciola numeri su numeri senza indicarne la natura e la provenienza, quello emotivo che fa leva sui sentimenti, sulle passioni e sui sogni della gente comune svincolandolo da ogni aderenza alla realtà, quello che usa le parole liberandole dal loro significato originario e dandogliene uno adatto allo scopo (il loro). I maghi della comunicazione usano tutti questi modi, mischiati e dosati secondo le esigenze eccetto il primo che è il più pericoloso e che quindi non viene quasi mai utilizzato. Poi c'è anche l'arma "fine di mondo" che viene utilizzata quando c'è poco tempo e bisogna ottenere i risultati in fretta. Si fa così: O si crea una notizia dal nulla e la si lancia in grande stile o si riciclano quelle vecchie facendole sembrare nuove di zecca, così facendo si ottengono due risultati, si colpisce l'avversario quando non ha più tempo per reagire e cosa ancora più importante si mettono a tacere tutte le altre notizie, si crea come un vuoto informativo che non fa passare niente di niente dei veri problemi in questione: Lavoro, sviluppo, disoccupazione.

domenica 27 gennaio 2013

Diritti d'autore

La Cina come molti altri paesi  "illiberali" usa mettere la rete sotto stretto controllo, chiudendo e oscurando siti sgraditi o ritenuti pericolosi per l'ordine interno. Unanime il coro di sdegno e riprovazione dei paesi democratici e liberali, no che non si fa così, da noi certe cose non succedono e non possono succedere perchè  i diritti sono garantiti e tutelati, sopratutto il più importante che è quello dell'informazione. Peccato che le cose non stanno così perche si oscurano i siti anche da queste parti del mondo libero con varie motivazioni, tutte una più falsa dell'altra. La più usata è la difesa dei diritti d'autore. Parentesi. I diritti d'autore nascono per difendere dalla povertà e dall'indigenza gli artisti ma nel tempo le cose cambiano ed i detentori e proprietari di tali diritti diventano le case editrici, le case di produzione cinematografiche e i colossi della riproduzione musicale. Quali diritti si stanno difendento? Questi soggetti economici non ci hanno messo dentro neanche un grammo del loro poco genio ed allora più che un diritto è diventata una proprietà assoluta su cose create da altri, quindi prima di parlare di difesa dei "diritti" meglio informarsi. Ma siccome questi signori una ne pensano e cento ne fanno ecco che con la scusa della pirateria colpiscono, o cercano di colpire una delle caratteristiche pricipali della rete, la condivisione o il cosiddetto "file sharing" per cui un'informazione un video una foto possono essere utilizzate da una moltitudine di persone collegate. Questa è la rivoluzione della rete! Far girare notizie, cultura senza frontiere e senza limiti, gratis, ed è questo che fa loro paura e li terrorizza.

sabato 26 gennaio 2013

La favola dell’austerità espansiva - micromega-online - micromega

La favola dell’austerità espansiva - micromega-online - micromega

L'Unità / 24Big food Il cibo che uccide

L'Unità / 24

Mali

Per la miliardesima volta si deve constatare che "dovremmo" essere la generazione più informata della storia. Vengo a sapere di un terremoto successo nella mia zona da persone che mi telefonano ed a cui la notizia è arrivata prima di me, ma in questa invasione di notizie riusciamo a sapere tutto? Ci viene detto tutto? E' un tutto relativo o assoluto? Da anni le banche non hanno più regole e non avendole non sono tenute a rispettarle, poi improvvisamente scopriamo con titoloni nelle prime pagine, ad un mese dalle elezioni che una in particolare ha fatto la biricchina con i soldi degli azionisti. Peccato che le "irregolarità" si riferiscono al 2007, 2008. Dov'era l'informazione in tutti questi anni in cui ci hanno detto giornalmente ed ossesivamente che da noi le banche erano una cosa seria e non erano imbottite di derivati? Poi il contrordine, forse qualche conticino a rischio ce l'abbiamo pure noi, ma riguarda solo quella banca e per quella situazione. Fuoco ed acqua per non spaventare nessuno. Un aggettivo per questo giornalismo: Ignobile e servile. Altra perla ancora più inquietante, con il parlamento sciolto ed il governo attivo solo delle attività correnti, ci viene comunicato che abbiamo dichiarato guerra al Mali. Cerco qualcosa tra le pagine di questa nuova via verso l'impero e non trovo NIENTE. Può un governo estinto prendere decisioni tanto gravi nel silenzio compiaciuto di quasi tutti i media?

mercoledì 23 gennaio 2013

Certezze

Per tanti, molti secoli la vita quotidiana di quasi tutti consisteva nell'arrivare vivi alla sera, malattie, guerre, terremoti, carestie, povertà, scarsa igiene, rendevano flebile e precaria l'esistenza di chiunque. Ma si era creata come una cultura della precarietà e dell'accettazione dell'imprevisto e la richiesta di sicurezza era demandata esclusivamente alla sfera religiosa, per il resto ci si prendeva con rassegnazione tutto quello che veniva senza lamentarsi più di tanto con le autorità laiche. Se uno veniva derubato e accoltellato nelle stade buie non si dava la colpa alla municipalità ma si dava per scontato che girando di notte la cosa era probabilissima. Da questo punto di vista sono stati fatti molti progressi ed oggi il cittadino pretende dalle autorità a cui paga le tasse il rischio zero, se giro, vado in macchina, con gli autobus, a piedi, esco la sera e mi succede qualcosa, ci deve sempre essere qualcuno che mi deve risarcire per il danno subito. Tutto ottimo, ma la cultura del rischio a questo punto è diventata una questione elìtaria, rifiutata e bandita giustamente dalla gente normale viene traferita nelle classi superagiate che ne fanno uno strumento di potere e di conquista. Amano gli eccessi e non si pongono limiti morali o penali, vanno avanti puntando sempre tutto di nuovo con un'ingordigia e avidità mai viste nella storia e se qualcosa va male minacciano, ricattano: se caschiamo noi casca mezzo mondo. Qualcuno l'ha chiamata l'era del Prozac, tutto è facile, non ci sono difficoltà ed i rischi non li vedono neanche perchè sono imbottitti dalla mattina alla sera di questa inesauribile eccitazione, di questa corazza che li fa sembrare superuomini invincibili a cui tutto è concesso e nulla è negato. E se non basta c'è la cocaina fatta apposta per annullare ogni aderenza alla realtà ed ai suoi limiti.

martedì 22 gennaio 2013

domenica 20 gennaio 2013

Derivati, Monti dica la verità - Il Fatto Quotidiano

Derivati, Monti dica la verità - Il Fatto Quotidiano

Libertà

Quando il vecchio Inquisitore si trova davanti Gesù, tornato per dare la libertà a tutti gli uomini, non può fare a meno di chiedergli perchè, che cosa cerca, che cosa vuole dare, sapendo e conoscendo che loro, amministratori del suo pensiero non possono concederlo? La libertà, ma gli uomini non sanno cosa farsene della libertà e se non ci fossimo noi a guidarlie a comandarli non saprebbero come cavarsela. A distanza di più di un secolo da quel fatale incontro possiamo dire che sono stati sconfitti tutti e due, l'uomo è libero, almeno da quelle catene morali e religiose che lo facevano nascere e morire nelle stesse condizioni, senza alcuna possibiltà di decidere e pensare altro da quello che gli veniva imposto, ma allo stesso tempo è nudo, inerme in balìa dei cambiamenti, gettato nell'essere senza che qualcuno gli indichi una via o una salvezza, senza più regole, certezze. Può far tutto, ma il tutto è terribilmente vicino al nulla ed al niente. E così affiora, sfumata una sottile nostalgia per quelle catene.

sabato 19 gennaio 2013

Morte e Resurrezione di Keynes (versione italiana)

Fracking, interroghiamo i nostri politici - Maria Rita D'Orsogna - Il Fatto Quotidiano

Fracking, interroghiamo i nostri politici - Maria Rita D'Orsogna - Il Fatto Quotidiano

Lavori in corso

A fine dicembre vengono sciolte le camere con la prassi solita nella prima repubblica, il presidente valutata la situazione, senza nessun voto di sfiducia del parlamento, si reca dal capo dello stato e si dimette. Tutti i governi fino al 93 sono caduti così, dolcemente e senza traumi, si pensava che non dovesse succedere più ma evidentemente evitare il voto delle camere serve a tenersi le mani libere per il futuro e non è il caso di scandalizzarsi più di tanto. A quel punto la situazione era abbastanza chiara: vittoria sicura dei democratici alla camera e probabilmente, forse, anche al senato, visto il disastro delle giunte uscenti nel Lazio ed in Lombardia e la liquefazione della destra in quasi tutto il resto d'italia. Entra in campo la lista del premier che tutti i sondaggi danno massimo al 10%, rientra alla grande il Cavaliere dopo i dubbi ed i tormenti di novembre ma il suo ritorno non frutterà più del 15- 20%, poco per un "ribaltone" col centro ( si, se avessero i numeri potrebbero fare anche questo), allora tutto è perduto e l'Italia andrà in mano ai comunisti? No, questa è gente che una ne pensa e cento ne fa, e poi come la prenderebbero i mercati? vogliamo scherzare? E' gente che non bisogna contraddire sennò ci fanno alzare lo spread. Tutti al lavoro. Improvvisamente viene trovato un accordo tra PDL e Lega per la Lombardia, regione chiave con i suoi 47 senatori eletti. Vengono dirottati al senato tutti i pezzi da novanta che stavano alla camera arruolando in questa migrazione anche transfughi della sinistra. Accordo nel Lazio, accordo in Sicilia con gli ex ribelli,listone in Campania con tutti i mamma santissima che puzzano ma portano valanghe di voti. Sono aree dove si decide tutto e se si riesce a toglierle all'avversario e quasi fatta. Ma non basta, come al solito è dalla parte opposta che viene l'aiuto decisivo e nasce il partito arancione, entità di cui si sentiva sinceramente la mancanza. Risultato? quel 3-4% che raccoglierà toglierà la maggioranza nelle regioni in bilico ai democratici. Bingo. Si dirà ma anche Grillo togliera voti ai " comunisti",vero, ma non saranno tanti perchè il suo bacino è tra gli ex dipietristi, quasi prosciugato, gl'indecisi, quelli che sono anni che non vanno mai a votare, i delusi dalla lega e dal cavaliere, gl'internauti.

mercoledì 16 gennaio 2013

Strategie di marketing

Lo vedevo spesso li, con la sua aria triste ma mai adeguata al momento ed alla situazione, era come se non riuscisse ad entrare nel ruolo. Un giorno riuscii a saperne di più, mi disse che si chiamava Samir e che veniva dall'India, aveva uno sguardo buono e mansueto, troppo pensai io, per le nostre abitudini. E qui cosa speri di trovare, gli chiesi un pò ingenuamente. Ragioniamo per categorie, loro rappresentano gli altri che cercano sempre qualcosa e il suo niente, secco, mi lasciò perplesso. Non voglio niente, solo un pò di quello che che a voi non serve, m'immaginai che a questo punto si fosse fatto l'idea che ci servisse molto, tutto, perchè nessuno gli dava niente, ma questo non lo abbatteva più di tanto perchè l'indomani era ancora lì, con la mano tesa e la fiducia, mal riposta, nella nostra generosità. Volevo fargli capire che da noi si può fare a meno dell'essenziale e del necessario ma mai e poi mai del superfluo, ci valutiamo reciprocamente in base a tutto ciò che possediamo e non ci serve, perchè in questo caso, cioè di una minima utilità, saremmo solo dei poveracci. Valutai attentamente il suo approccio con la clientela e vi trovai molte cose inadeguate. Proviamo a correggere la tua immagine, se stai cosi lontano nessuno ti darà niente, ti devi avvicinare, toccare il tuo eventuale benefattore, poi lo devi guardare negli occhi e quasi supplicarlo, devi fare vedere e sentire che tu sei un miserabile e loro dei signori, solo così si sentiranno rassicurati e, forse, ti daranno qualcosa. Se stai lontano, sussurri invece di parlare a voce alta e non li guardi, non fai bene il tuo mestiere e stai solo perdendo il tuo tempo e ti conviene fare altro. Era molto perplesso ma disse che ne avrebbe tenuto conto. Lo incontrai nei giorni successivi,mi disse che guadagnava quanto prima, cioè quasi niente, tutti e due fummo daccordo nel constatare che era un caso molto complesso e che bisognava studiare nuove strategie

martedì 15 gennaio 2013

Crisi, Banca d’Italia: “L’austerity uccide l’economia? Un falso mito” - Il Fatto Quotidiano


Crisi, Banca d’Italia: “L’austerity uccide l’economia? Un falso mito” - Il Fatto Quotidiano
Come volevasi dimostrare. Quando ormai in tutto il mondo si mette in discussione questa finanza rapace, questa idea teologica del mercato, questo ruolo marginale della politica e dello stato, ecco da noi qualcuno  che occupa posti di altissimo rilievo dice che no, che va tutto bene, non c'è nulla di cui preoccuparsi e si deve andare avanti come se nulla fosse accaduto. Raccontando anche bugie. da dove è nato tutto il benessere del dopoguerra? Da investimenti privati o da una oculata redistribuzione del reddito, da un welfare che ha dato a tutti la possibilità di spendere? Sono state " le sane forze del mercato", gli "spiriti animali" del capitalismo che hanno creato ricchezza o la mano regolatrice dello stato che ne ha indirizzato le risorse? Che cos'era il piano Marshall se non una gigantesca iniezione di denaro pubblico americano nei canali dell'economia europea? Per favore basta con queste lezioncine datate, non ci meritiamo qualcosa di meglio e di più aggiornato?

Autunno

Nel piccolo mondo della canzone cosiddetta "d'autore" ci sono due avvenimenti che meritano l'attenzione. Uno è L'addio ai dischi ed ai concerti di un grande vecchio a cui dobbiamo molto in temini di ricordi e di affetto. Ha deciso, giustamente per noi, che era il momento di dire basta, troppe cose sono successe dal suo esordio musicale e lui non si riconosceva più come attore e protagonista di questi tempi, nè i tempi si riconoscevano in lui. Fine della storia. Cosa può dire di nuovo  chi ha cantato l'epoca beat, gli anni della rivolta e "dell'impegno"? Sembrano passati millenni, altre ere, ma lode a chi sa e accetta che l'acqua del fiume non si ferma mai ed è inutile correrle dietro, meglio stare seduti e vederla scorrere, tranquillamente e senza rimpianti. L'altro un pò più giovane ha fatto l'ennesimo disco e minaccia di farne ancora. Perchè tanta crudeltà? Una noia mortale di una voce e di una musica anacronistiche e fuori dal tempo ma pensando di esservi ancora dentro. Basta, qualcuno glielo dica e lo faccia smettere.

domenica 13 gennaio 2013

Comune di Bologna in crisi, i parchi giochi verso la privatizzazione - Il Fatto Quotidiano

Comune di Bologna in crisi, i parchi giochi verso la privatizzazione - Il Fatto Quotidiano

Europa, più o meno

Il dibattito sull'Europa è aperto, si parte da diverse valutazioni, diverse prospettive e diversi bilanci ma quasi tutte le tesi concordano su un punto (falso): bisogna tornare allo spirito originario dei padri fondatori. Ma quale spirito originario,ma di cosa stiamo parlando? Tutto è iniziato a metà degli anni 50 prima con la CECA, accordi sul carbone e sull'acciaio e poi con il MEC, che non era altro che un'unione commerciale per far girare meglio le merci all'interno della comunità, niente di più e niente di meno. Strutturalmente non è mai esistita un'Europa unita neanche come idea e progetto, non c'è,mai stata, è un'invenzione letteraria come l'unicorno o gli spaghetti alla bolognese, ma tutti dicono le cose non sono andate come dovevano perchè ci siamo allontanati dallo spirito originale,chiacchiere per nascondere la realtà di un'inizio mercantile gia definito e poi portato avanti con puntigliosità e senza passare per deviazioni ideali o politiche. Discussioni collegate: Ah, se non ci si fosse fatti prendere la mano dalla difesa dei valori locali statuari, ah, se si fosse preso in considerazione un livello di diritti più ampio e aggiornato, quindi sovranazionale, ah, se non ci si fosse rinchiusi in lotte perdenti contro il nuovo capitalismo, ah se si fossero difesi i nuovi soggetti sociali invece di arroccarci sullo zoccolo duro dei diritti acquisiti. In sostanza, se avessimo fatto subito quello che questa Europa voleva, avremmo limitato i danni dando meno a tutti ma in modo democratico. No, non è così. I diritti vanno difesi tutti perchè se ne perdi qualcuno lo hai perso per sempre ed il nuovo soggetto che dovrebbe benficiare di queste limitazioni con lavoro aumenti salariali ci fa in definitiva un pessimo affare perchè senza più regole sarà totalmente nelle mani di chi decide per lui e quella misera mancia che gli hanno dato in cambio dei suoi e dei nostri diritti gliela possono togliere quando e come vogliono.

mercoledì 9 gennaio 2013

L'Unità / 13 Fiscal compact al via

Dal 2013 in vigore le regole del fiscal compact. L'unità

Tasse

Mentre in tutto il mondo si torna a discutere di tassare chi ha di più, da noi tranquillamente, da destra dal centro e dalla sinistra si strilla che no, basta con le tasse, che non se ne può più e bisogna diminuirle (a tutti). Fanno così perchè sanno che per noi italiani sentir parlare di tasse è deleterio, figurarsi poi pagarle,quindi come si dice lisciano il pelo al gatto che ronfa soddisfatto, ne assecondano i peggiori istinti. Lanciamo un premio a chi inventa prima un sistema sociale che garantisca i servizi e non faccia pagare le tasse, non esiste e difficilmente esisterà, ma questi dicono tagliamoli questi benedetti servizi e chi non può pagarseli di tasca propria si arrangi. Applauso generale, è così che si ragiona, sempre trent'anni dietro gli altri.Mi viene in mente un lontano mondiale di calcio degli anni settanta in cui noi ci presentammo con cinque difensori ed il libero, le nostre vecchie glorie con la pancetta e le buscammo da squadre che giocavano con la difesa schierata quasi a centrocampo ed il pressing sulla palla. I nostri cronisti dissero che quel gioco così nuovo non se lo aspettavano. Ma dov'erano? che partite avevano visto prima? Certe volte vogliamo essere più realisti del re senza magari accorgerci che il suddetto re non c'è più o prende il sole alle bahamas, in parole povere per sembrare fedeli alla linea fino in fondo non ci accorgiamo che siamo rimasti soli e indietro a difendere idee e posizioni sorpassate e che avevano avuto il loro momento di gloria tante ere fa con Reagan e la Thatcher al potere

lunedì 7 gennaio 2013

Merito

Dopo l'università anche la scuola avrà le sue classifiche di rendimento, le più brave avranno più soldi, le altre si arrangeranno o chiuderanno. Plauso generale dalla claque in prima fila, bene,bravi era quello che ci voleva; sembra una scena da Petrolini ma è tutto vero, terribilmente vero. Criteri di valutazione: Numero di promossi? numero di bocciati? Libri letti? Soldi spesi soldi ricavati? Mistero, anche perchè da che mondo è mondo nessuno ha mai valutato e quantificato la cultura, perchè è di questo che si tratta. Una scuola di periferia con bambini difficili che a malapena riesce a far leggere e scrivere che posto occupa in questa classifica? Presumibilmente molto basso, quindi niente soldi alla scuola di periferia che sicuramente non produrrà nessun avvocato o dottore, diamoli invece a chi li sa far fruttare, alle private che scremano la clientela e non buttano via niente. E' questo il futuro? Ma quando si dirà apertamente che quest'idea del merito è una solenne IDIOZIA se non si parte dalle differenze e non si fa niente per pareggiarle. Se io sono un bambino figlio di una coppia che si alza alle 4 per andare a lavorare, in casa non ho nessun libro, dove volete che possa arrivare se non c'è qualcuno che mi faccia colmare il divario col bambino che invece di libri in casa ne ha quanti vuole e su qualsiasi argomento? Tra i due chi sarà più bravo a scuola? Il problema da più di 30 anni è sempre lo stesso, cioè l'ideologia del Darwinismo sociale, basta aiuti, sovvenzioni, ciascuno si deve rialzare da solo senza l'aiuto dello stato, chi ce la ce la, gli altri si arrangino. Una selezione naturale che porta vanti gl'individui più forti e spregiudicati e lascia indietro i più deboli. Dicono che faccia bene alla società perchè le troppe certezze ne hanno infiacchito la propensione al rischio, indispensabile in un mondo fluido e connesso come il nostro, ma se la cura funziona e tutti tornano a rischiare, non siamo punto e daccapo?

domenica 6 gennaio 2013

Silenzio ai lati

Certe volte la vita è molto strana, non fai in tempo a diventare un pericoloso estremista , che c'è già qualcuno che ti supera senza neanche mettere la freccia. Il buon Fassina, Vendola e la Camusso erano lì che congolavano, contenti per questo attestato di sovversione e di minaccia all'ordine costituito senza immaginare il pericolo che sopravveniva alla loro sinistra e li privava della loro fresca leadership. A farla breve questa pericolosa organizzazione si chiama SPD, il partito socialdemocratico tedesco che ha inserito nel suo programma, udite ,udite, regole precise e ferree contro lo strapotere delle banche: Separazione tra banche commerciali e banche d'affari, trasparenza, responsabilità nelle perdite,messa al bando di derivati ed hedge found. Non sarà il caso di "silenziare" anche loro? Se l'argomento non fosse così serio ci sarebbe da farsi una risata lunga un kilometro per questi ometti piccoli piccoli che mettiamo dove non dovrebbero stare

sabato 5 gennaio 2013

Diluvio

E così, senza neanche una pausa, è passato dalla sobrietà allo sproloquio, al diluvio di parole ed agli ordini di epurazione( in casa d'altri!). Poco alla volta il quadro si va colorando, premier uscente non eletto, non ricandidabile personalmente, si getta nella mischia confondendo il suo ruolo super partes con quello dei giocatori. Ma non aveva detto che il suo mondo era l'università? Passi tutto, ma per favore su destra e sinistra non faccia il Sordi della situazione e non si metta ad ammonirci con il ditino puntato, non è il caso.

Io sono un conservatore - Repubblica.it

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Attenti alla lingua, c’è quella dei diritti e quella delle banche di Moni Ovadia | Com.Unità

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Il Portogallo verso la spirale greca - Iside Gjergji - Il Fatto Quotidiano

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La finanza ci farà morire di sete? - Fabio Marcelli - Il Fatto Quotidiano

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Landini: “Da Monti idee antidemocratiche. Vorrebbe sostituire Berlusconi” – Video Il Fatto Quotidiano TV

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Libri

Qual'è il futuro del libro? Molti dicono di non potere fare a meno dell'odore della carta, di potere sfogliare le pagine, tornare indietro, annotare, trovare i segni di passate letture, di riporlo al suo posto in mezzo agli altri. Cose importanti e piene di significati, ma basta questo per dire che quello che ci aspetta è orribile, una via senza ritorno nella spettralità della pagina virtuale? Prendiamola un pò alla lontana, anche se non più di tanto, e guardiamo a cosa è successo nel mondo dell'arte dove sono spariti pennelli e telai, olio di trementina, colori ad olio o acrilici. Ai grandi livelli dominano le installazioni interattive dove l'artista interagisce e dialoga, cambia la sua opera grazie alla collaborazione attiva dei visitatori, se è necessario la distrugge e la ricrea senza i drammi e le nostalgie dell'opera unica irripetibile e immutabile. Oggi un libro scritto o letto può essere qualcosa di molto più interessante e ricco di prima, l'odore della madelaine può essere non solo rievocato ma inventato, non solo caratteri grafici ma sogni, immagini, film,combinazioni, rimandi, assonanze, contaminazioni, e come se da un chicco di frumento venisse fuori un granaio. Probabilmente le infinite possibilità che ci offrono le pagine virtuali, compensano la nostalgia per il vecchio mondo di carta.

mercoledì 2 gennaio 2013

L’Eurocrisi compie quattro anni. E il saldo degli aiuti alle banche fa 4.500 miliardi - Il Fatto Quotidiano

L’Eurocrisi compie quattro anni. E il saldo degli aiuti alle banche fa 4.500 miliardi - Il Fatto Quotidiano

Bolivia, il presidente Morales nazionalizza l’energia elettrica di Iberdrola - Il Fatto Quotidiano

Bolivia, il presidente Morales nazionalizza l’energia elettrica di Iberdrola - Il Fatto Quotidiano

Full Monty

Anno nuovo giornali vecchi, la musica non cambia e neanche l'orchestrazione di questa banda di straccioni e cialtroni che vanno a caccia dell'ennesimo panettone depositato dal padrone sotto il loro albero di natale, ma ormai si avverte la fatica di raccontare tutti assieme la stessa bugia e di farla digerire ai lettori che detto per inciso cominciano a sospettare che le cose non stanno come vogliono far credere, giusta quindi la loro fretta di concludere in fretta il lavoro. La parola magica è RIFORME, bisogna riformare, e chi non è d'accordo, ovviamente, è un conservatore. Ad una analisi spiccia le loro riforme si limitano a ridurre servizi, salari e diritti, ma dicono che questo vuol dire innovazione, futuro, progresso. Chi pensa  invece  che sono cose che vanno difese con le unghie e con i denti è un retrogrado e un reazionario. Chi si ricorda della neolingua del libro 1984 di Orwell in cui tutti i significati erano rovesciati? Ecco, ci siamo arrivati. Una accenno infine all'ex enfant prodige del giornalismo economico passato in una anno dai convegni sulla nuova economia alternativa alla finanza speculativa dei derivati e degli hedge founds, all'agiografia in prima pagina del santo protettore del paese e dei suoi miracoli. Che pena e che tristezza ( per lui).