mercoledì 29 febbraio 2012

TAVolate

Il quadro si fa sempre più oscuro e misterioso. La tav si deve fare, a tutti  i COSTI, lo ripetono Fassino, la Cancellieri, Maroni ( ma non difendeva le idendità locali?) il PD e tutte le forze presenti in parlamento. Ma cosa c'è di tanto strategico in un buco di cinquanta kilometri? Ipotesi: serve per non pagare lo skilift ed arrivare direttamente col treno sulle piste. E' una base di difesa contro un eventuale e prossimo attacco dei Venusiani.Ipotesi enogastronomica: dentro la galleria si potrà produrre il formaggio di Fossa. Ipotesi new age: si farà una galleria a parte per chi vuole farsi i cinquanta kilometri a piedi.Ipotesi complottista: ci passeranno tutti gli evasori fiscali con valigetta di valuta annessa. Per favore, basta poco per smontare tutte queste illazioni, basta che ci diciate a che cosa serve e tutto torna alla normalità

40 anni di potere sconfitti da due giovani | Nando dalla Chiesa | Il Fatto Quotidiano

40 anni di potere sconfitti da due giovani | Nando dalla Chiesa | Il Fatto Quotidiano

Marchionne: “Fiat in Italia solo con lavoro flessibile”. Nuova polemica con la Cgil | Redazione Il Fatto Quotidiano | Il Fatto Quotidiano

Marchionne: “Fiat in Italia solo con lavoro flessibile”. Nuova polemica con la Cgil | Redazione Il Fatto Quotidiano | Il Fatto Quotidiano

Biopolitica

Che cosa è la biopolitica? E' il controllo del corpo dei cittadini da parte di chi governa o detiene i mezzi per farlo. Fino a poco tempo fa erano principalmente le donne a subire questo trattamento e quest'attenzione, basti pensare a tutte le leggi che in tutto il mondo, in tutti i regimi hanno mortificato la loro vita, motivata solo in funzione di qualcos'altro e di qual'cun altro. Visto che il metodo funziona efficacemente è stato esteso a tutto il corpo sociale, maschi e femmine. Si decidono dall'alto le modalità di fine vita, trattamenti terapeutici,decisioni etiche, ma non basta, che cosa è l'allungamento oltremisura della vita lavorativa se non un estremo atto di biopolitica? Un corpo sociale in cui non s'invecchia ma si muore, dove non rimane tempo per fare le cose che non si sono potute fare prima, non rimane tempo per progetti, speranze e trasmissione di esperienze non sarà mai ostile all'avanzare dei nuovi rapporti di forza tra chi ha e chi non deve avere niente, neanche il tempo per pensare e vivere

martedì 28 febbraio 2012

Che fare?

Paul Krugman ormai lo dice apertamente: la causa principale, anche se non l'unica, della grande depressione in arrivo in Eurolandia è l'euro. Per i paesi cosiddetti periferici l'unica soluzione è uscirne al più presto possibile. La loro rovina ha coinciso con lo sbattere il muso con una valuta fissa e quindi non svalutabile che ha reso le loro merci non competitive ed ha bloccato l'export. Quando se ne accorgeranno anche coloro che decidono e pontificano sarà troppo tardi per potere pianificarequalsiasi strategia.Come si sia potuta costruire un'economia dell'euro con paesi dalle velocità e strutture economiche diverse è un mistero che forse sarà svelato tra molti anni, per adesso accontetiamoci di supposizioni: Qualcuno ci ha guadagnato fin dall'inizio e qualcuno ci ha perso da subito. Casualità della storia o rapporti di forza ben definiti?

lunedì 27 febbraio 2012

Stipendi

Ci si è accorti improvvisamente che gli stipendi medi italiani sono tra i più bassi d'Europa: La ministra di turno squittisce e fa sapere che ci penserà lei a risolvere il problema, aumentando la flessibilità "buona", perchè sia che si parli delle poesie di Montale che del teorema di Fermat il punto di arrivo è sempre quello; la rigidità del nostro mercato del lavoro. Le fanno da controcanto tutti i tromboni del giornalismo che ripetono all'unisono lo stesso concetto, poca produttività, alti costi del lavoro. Ma siamo sicuri che il problema sia la produttività, con le ore lavorate più alte d'Europa (dati Ocse) e non l'innovazione? E la sovrapproduzione? ormai si produce molto di più di quello che si riesce a vendere, quindi a che serve aumentare le merci se poi rimangono nei magazzini? Il buon Keynes diceva che per far uscire la barca dalla sabbia ci voleva una buona dose di soldi nelle tasche di quelli che cominciavano ad averne pochi, cioè i lavoratori e tutto sarebbe ripartito. Forse oggi non è più tutto così semplice ma perchè non provarci lo stesso?

domenica 26 febbraio 2012

Icone

Non rimane che farlo santo subito, magari con un decreto come raccomanda la Bce. Il giornalismo italiano sta dando , come al solito, una grande prova di compattezza e coesione, quasi una falange armata nel canto corale con cui osanna il nuovo padrone, l'ennesimo. Sta rivoluzionando l'Italia, la sta portando sulle braccia verso la salvezza, ha inventato un modo nuovo di fare politica,sta cercando di rinnovare la mentalità italiana, lode lode nell'eterno dei cieli. Poi nelle righe successive ammettono criptamente che forse lo spread non è sceso poi di tanto,che le misure non sono così incisive come si credeva, che non tutti gl'interessi sono stati toccati, che gli unici ad aver pagato veramente sono stati i pensionati ed i pensionandi. Bisogna dargli tempo, vederete che su argomenti seri come l'art. 18 e le liberalizzazioni vere, gas, luce,acqua e trasporti non guarderà in faccia a nessuno. lo crediamo pure noi, purtroppo.

venerdì 24 febbraio 2012

Articolo 18

E' partito l'attacco a un'altro simbolo della nostra democrazia perchè dicono è anacronistico e spaventa gl'investitori esteri. Garantisce fanulloni e ladri e tiene fuori chi vuole lavorare, bene una simile collezione di sciocchezze meriterebbe solo una risata, ma purtroppo così non è, vista la portata del fuoco incrociato che non lascia scampo a  mediazioni o ragionamenti. Ci proviamo. Negli ultimi dieci anni il ricorso all'art. 18 è stato irrisorio: circa 300 casi,non lede la capacità dell'imprenditore di licenziare se c'è una giusta causa, non viene applicato nelle piccole imprese sotto i 15 dipendenti,non disincentiva le assunzioni visto che dove non cè l'occupazione cala lo stesso. La ragione di tanto accanimento quindi ancora una volta, è solo ideologica, lo stesso premier lo ha fatto capire chiaramente e senza equivoci quando ha riferito che i mercati richiedono a gran voce questa misura per continuare la discesa dello spread. Da una parte si terrorizzano i lavoratori facendoli stare sempre con un piede nella disoccupazione e dall'altra si spacca il mondo sindacale e politico.Forse la cosa messa così acquista una sua razionalità: devi accettare condizioni di lavoro sempre peggiori perchè se no c'è solo il licenziamento e non più tutele e diritti che ci fanno perdere competitività.

giovedì 23 febbraio 2012

Numeri

I numeri si sa vanno presi per quello che sono,cioè tutto e niente. La realpolitik tedesca impone la cura del debito, quindi tagli a tutto spiano, istruzione , previdenza, sicurezza, salari  e altro subiscono una corposa cura dimagrante, vengono considerate spese utili (!) ma non più gestibili. Risuona per l'aria la cantilena "non ce lo possiamo più permettere",ma senza però toccare di un euro le spese milirari. Alla Grecia è stato imposto con dovizia tecnica e precisione encomiabile ogni genere di sacrificio, ma non le è stato chiesto di toccare il suo bilancio militare e le forniture di aerei e navi che incidono sulle sue spese in percentuale più alta di quella statunitense. Noi siamo più ricchi e ci addossiamo spese ulteriori, non solo aerei e navi, come i Greci ma anche rifinanziamenti massicci agli organi economici internazionali: 23,4 miliardi di euro a dicembre per rimpolpare le casse del FMI, altri milardi a gennaio per il fondo salvabanche (500 milardi dagli stati euro). Di grazia da dove escono questi fondi? Ci spiegano che sono partite di giro e che di soldi veri ce ne sono pochi, ma perchè allora tanta fantasia e flessibilità nel salvare le banche e tanta rigidità per i bilanci pubblici?

martedì 21 febbraio 2012

Il nuovo che avanza

L'Italia lo sappiamo tutti è un paese felice come tutti gli altri quando c'è da essere felici e infelice a modo suo quando le cose non vanno bene. In periodi di acuta crisi ,non creare le basi di un domani migliore per tutti diventa il rovello e la preoccupazione principale di una nutrita schiera di teste pensanti, affossare tutte le idee che possono alleviare il problema, emarginare tutti coloro che le possono portare avanti diventa la loro missione. Ci sarà sempre un Walter di turno che butterà secchiate di acqua gelata sulla testa di chi crede che ci sia sempre qualcosa di utile da fare e da portare avanti. Non siamo bravi a fare rivoluzioni, tagliare la testa ai re, non sono cose che ci riguardano, però riusciamo a prevenire le nuove idee addirittura prima che vengano alla luce e a smorzarle, farle morire d'inedia.

venerdì 17 febbraio 2012

Game Over

Siamo alla stretta finale,ciò che doveva essere fatto è stato fatto e quello che manca si farà in tempi brevi. La durezze con cui viene trattata la Grecia non ha nulla di paragonabile a quello che si è visto nei rapporti tra stati sovrani in tempi di pace, appunto, perchè assomigliano maledettamente a risarcimenti di guerra, con gli stessi tempi, le stesse minaccie e lo stesso disprezzo dei vincitori nei confronti dei vinti. L'economia a questo punto c'entra poco e forse ancora meno la finanza e tutto viene giocato sui rapporti di forza che si sono creati e solidificati in questi anni. Le stesse elezioni sono diventate un optional: se non si è sicuri del vincitore si rimandano e come ulteriore garanzia si chiede preventivamente ai partiti di adeguarsi in ogni caso alle decisioni prese.E' lecito domandarsi che fine abbia fatto la politica, qual'è il significato del voto popolare. Come dire, se proprio volete votare fatelo pure ma sappiate che chiunque vinca sa già cosa deve fare.Da noi le tavole della Legge consegnate a Luglio dalla BCE prevedono adesso,non prima e nè dopo, l'abolizione dell'art. 18. Le cause giudiziarie per il reintegro sono state 300 in poco meno di dieci anni e di queste solo una trentina sono proseguite senza l'accordo tra le parti. Allora di cosa stiamo parlando? C'è una unica pregiudiziale ideologica, scollegata da qualsiasi motivazione pratica, bisogna creare un esercito di lavoratori eternamente precari e ricattabili, pronti ad accettare qualsiasi condizione imposta senza fiatare. I cinesi già lo fanno da anni e vivono bene anche senza tanti diritti e tutele. Con l'allungamento della vita lavorativa cosa fare di questo esercito di brizzolati che rendono poco e chiedono tanto?

sabato 11 febbraio 2012

Grecia anno zero

Ormai negare certe sinistre similitudini è impossibile. Chi non ricorda il sudamerica degli anni sessanta e settanta con i suoi stati e staterelli considerati come l'orto di casa degli Stati Uniti? Che cosa è diventata la Grecia di oggi se non l'Ecuador o il Cile di allora?Si affama un popolo, ci si prende tutto quello che ci si può prendere e poi si dice che è colpa loro perchè non vogliono lavorare. Allora era la potenza del dollaro, oggi è il cambio fisso dell'Euro, ma il risultato è tristemente uguale: miseria per le economie periferiche e stabilità per quelle centrali,ormai siamo all'atto finale e a niente serviranno le proteste che montano in tutte le piazze europee, perchè mai dovrebbero rinunciare ai frutti di una guerra che hanno largamente vinto?Si mandano avanti facce serie e qualificate che ripetono all'infinito che la causa di tutti i mali, il male assoluto è il debito, paghiamolo e ritorneremo a vivere felici. Ma come ben sanno gli usurai il miglior debito (per loro) è quello che non si estingue mai e ti fa stare sempre con la faccia all'altezza delle loro suole.

Il pastore ferma il cemento a Capo Malfatano | Giorgio Meletti | Il Fatto Quotidiano

Il pastore ferma il cemento a Capo Malfatano | Giorgio Meletti | Il Fatto Quotidiano

domenica 5 febbraio 2012

Io e voi



Nei commenti seguiti al disastro della nave si notava una cosa che era nell'aria ma che per mancanza di necessità non veniva espressa. Allora molti, tanti, interpellati dicevano che era assurdo e illegale costringere il capitano a rimanere sulla nave, aveva forse lui meno diritto degli altri a mettersi in salvo o non era proprio la sua posizione di comando a dargli questo diritto? A parte le leggi del mare, le normative sulla navigazione e bazzecole varie ciò che queste persone volevano far notare era: perchè doveva mettere a repentaglio la propria vita? che cosa gliene veniva in termini utilitaristici? Io penso che un simile modo di ragionare sia la logica conseguenza di trent'anni e passa di prevalenza assoluta dell'io al posto del noi. Bisogna arricchirsi a spese degli altri, contro gli altri, bisogna fare in modo che ciò che ho io non ce l'abbiano gli altri o che almeno, io ce l'abbia prima di loro. Ciò che ci hanno inculcato non è solo una teoria economica ma anche un modello di vita che adesso sta producendo i suoi frutti. Ci si salva sempre da soli e guai ad aiutare qualcuno a rialzarsi perche così si lede l'integrità della società che non può e non deve tollerare gente o categorie sociali protette. E così diversa questa idea dalla situazione di una nave che affonda? Con buona salute dei Neoliberisti e della buonanima di Milton, che riposi in pace.

La grande nevicata a Bologna

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venerdì 3 febbraio 2012

Riforme

C'è una grande industria Italiana che unilateralmente ha deciso che i tempi del lavoro erano cambiati. Succede molto spesso e in questi casi si avvia un processo dialettico per portare avanti nelle sedi deputate le proposte normative che aggiornino il sistema e lo adeguino ai cambiamenti. Ma le cose questa volta non sono andate così, talchè la suddetta grande azienda ha deciso lei di cambiarsi le norme senza aspettare proposte e legiferazioni. Sono saltati contratti, vincoli, diritti e tempi di lavoro. In sostanza se c'era un contratto nazionale è stato fatto saltare, la maggiore forza sindacale all'interno dell'azienda è stata cacciata via dalle sedi colpevole di non stracciare il vecchio accordo. Tutto riverniciato di fresco e con una nuova ragione sociale il gruppo ha poi riassunto quasi tutti i vecchi dipendenti eccetto quelli aderenti al sindacato ribelle e i lavoratori con ridotta capacità motoria, quasi una selezione Darwiniana. A questo punto, solo a questo punto e non prima, arrivano gli adeguamenti legislativi che però non sanzionano questo modo di procedere abbastanza disinvolto ma lo fotografano come una realtà in atto (la stessa cosa successe un pò di anni fa per le frequenze televisive). Stiamo parlando del micidiale art. 8 che accoglie quasi in toto la filosofia della deroga alla norma in nome dell'efficienza e della competitività. Come si sono comportati  la quasi totalità dei media in questa vicenda? Si, è come immaginavate, hanno dato tutta la colpa alla immotivatà ostilità del sindacato ribelle.