martedì 13 dicembre 2011

Attacco finale

Pezzo dopo pezzo, con una voracità feroce e metodica il cosiddetto "mercato" si mangia il nostro futuro. Sanità, previdenza, scuole sono state ridotte a ben poca cosa. Gira in rete un filmato abbastanza inquietante:  un tizio che dice che le pensioni private cilene sono le migliori del mondo, questo tizio si chiama Josè Pinera ed è stato ministro delle finanze nei "governi" Pinochef  e fratello dell'attuale presidente. La grande crisi del 2008 è stata innestata da un ricatto miserabile delle banche coinvolte, o ci tirate su con soldi pubblici o i nostri fondi pensione saranno lasciati fallire. Per inciso riguardavano circa 60 milioni di persone. Dov'è l'oggettività del mercato, dov'è la sua neutralità quando ci ammoniscono con il ditino puntato che certe cose vanno fatte in fretta senza discutere troppo perchè lo vuole il "mercato"? Ente Teologico puro, Etereo, indiscutibile, delle cui verità bisogna esser certi non per convinzione razionale ma per fede.Adesso siamo arrivati alla deregulation per eccellenza, quella sul lavoro. Basta contratti, regole,salari minimi,diritti, garanzie, sicurezza, equità nel trattamento e nelle mansioni, basta.L'attacco finale dice che bisogna fare piazza pulita di tutti questi rottami del passato e guardare al futuro. Anche il linguaggio è importante: chi vuole contrastare tutto ciò è solo un nostalgico che si ostina a non volere entrare nel futuro, cioè loro sono l'innovazione, il nuovo che avanza non noi che ci balocchiamo con concetti vecchi come dignità del lavoro e altre sciocchezze simili. Chi vuol lavorare non ha bisogno di dignità ma solo di arrivare alla fine del mese.Prepariamoci a tonnellate di melassa preconfezionata in cui i bravi giornalisti di turno cercheranno di spiegarci che tutto ciò che si fa è per il nostro bene e per quello dei nostri figli che ci rimproverano i nostri intollerabili privilegi: tempo indeterminato, statuto dei lavoratori e retribuzioni adeguate a mangiare ben due volte al giorno.

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