venerdì 9 marzo 2012

Patto sociale

Il patto sociale esiste dai tempi della rivoluzione francese,in sostanza i cittadini cedono buona parte della propria libertà a una rappresentanza, quasi sempre eletta,che decide e ricambia trasferendo sicurezza, benessere, dirirtti .La cosa ha funzionato egregiamente pur con eccezioni ed aberrazioni limitate ed isolate, finchè qualcosa di quel meccanismo non perfetto ma utile si è rotto definitivamente. Oggi il cittadino sa, ha capito, nonostante tutti i tentativi di imbrogliare le carte che quel patto è saltato perchè egli ha ceduto in toto le sue libertà ad organismi non eletti da lui, anzi, non eletti da nessuno ma che decidono tutta la sua vita e quella dei suoi figli e nipoti. Quando abbastanza candidamente si ammette che la riforma della previdenza come quella in arrivo sull'art.18 servono principalmente a tenere a bada lo Spread, il buon impiegato del catasto capisce che qualcuno ha cambiato le carte senza dirglielo, aldilà del rigore economico viene fuori la truffa: chi è questo spread che mi sta portando via il futuro? Da chi è rappresentato? E dopo le pensioni e il lavoro che cos'altro vorrà da noi?

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