giovedì 28 giugno 2012

lavoro sporco

Ad una bambina che chiedeva perchè dovesse studiare, il padre, un ottimo padre, le ha risposto che serve ad essere liberi. Chi è ai posti di comando, chi dirige, è gente che sa le cose e sapendole le interpreta a modo suo e nel suo interesse. Chi non sa niente subisce tutto e non ha neanche la soddisfazione di capire, di afferrare che lo stanno imbrogliando, gli si dice che tutto quello che stanno facendo è per il suo bene, e se all'inizio fa un pò male, poi passa e starà molto meglio di prima. La nostra Madonna delle lacrime ci dice che il lavoro non è un diritto ma una conquista e che quando ce lo chiedono bisogna anche fare sacrifici. Cosa significa? Che c'è, ci dev'essere una selezione naturale Darwniana tra chi deve lavorare e chi no. Non devono lavorare tutti quelli non vogliono mettersi gli uni contro gli altri, i più deboli, le categorie disagiate, no,devono fare spazio ai più forti a quelli che spingono e calpestano e che non sanno che farsene dei diritti, che ubbidiscono senza fiatare. E' una visione Hobbesiana del mondo, dove non c'è posto più per uno stato che distribuisca in modo più o meno equo la ricchezza prodotta e i diritti, dove non ci sono più regole, dove la previdenza e l'assistenza sono date solo da assicurazioni private e fondi integrativi. Ecco, il messaggio che arriva al bravo cittadino distratto è che dopotutto dare il lavoro a chi se lo merita non è poi così male. Ottimo , alla fine riescono a farci credere tutto ciò che vogliono loro. Non hanno certo studiato per niente.

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