mercoledì 31 ottobre 2012

Peckinpah

Rivedendo le scene finali del film wild bunch si comprende come nell'arte sia importante la contaminazione. Sam Peckinpah ha capito, siamo nel 1969, che il vecchio western è morto per sempre, non c'è più un rio bravo che divide i buoni dai cattivi, i suoi modelli sono adesso nel cinema italiano che ha fatto piazza pulita di ogni retorica e di ogni idealità. Il protagonista può anche essere buono, ma non ha nessuna sostegno ideologico o mito della frontiera da difendere o propagandare, è solo, cinico e spietato. E' innegabile quindi che il film si fonda nella mancanza assoluta di valori, uno dei protagonisti nel finale si fa scudo col corpo di una donna dalle pallottole che gli arrivavano addosso, inimmaginabile che una cosa del genere fatta da John Wayne...

martedì 30 ottobre 2012

La tonnara

Quando i tonni erano ancora abbondanti venivano pescati con una tecnica particolare che potremmo definire di sterminio scientifico. Venivano circondati dai pescherecci e privati dello spazio necessario per muoversi e scappare, poi venivano issati a forza sulle imbarcazioni e uccisi a bastonate. Lasciando da parte le similitudini truculente ( non è il caso ) il paragone con l'attuale situazione politica nostrana è  impressionante. Ci sono i partiti storici che perdono voti e consensi ad ogni tornata elettorale, di contro avanza una forza che li spinge sempre di più ad ammassarsi  verso le reti in spazi sempre più stretti. Se tutto va bene alle prossime elezioni il primo partito supererà di poco il 20%,poco, pochissimo per potere governare. Allora? Anche con alleanze improbabili e poco coese non c'è la maggioranza, ci sarà bisogno ancora una volta, l'ennesima, di un governissimo. Ma questo significherà anche la loro fine: a che servono i partiti se si fanno i governissimi uno dietro l'altro? A niente. E di questo gli elettori sono sempre più consapevoli, meno, molto meno i partiti tradizionali che non vedono o non vogliono vedere le fiamme provenienti dalla loro reggia issata su nei cieli e ben lontana dalle miserie terrene.

lunedì 29 ottobre 2012

Potere

C'è un losco figuro che per mantenere il suo potere e farsi costruire la sua reggia, decide di cedere la cognata a due delinquenti affinchè ne facciano quello vogliono. Le giuste proteste della moglie, per niente contenta di sacrificare così la sorella, lo riportano sulle sue decisioni, riscatterà la donna con l'oro della comunità sottratto ad un altro delinquente che a sua volta l'aveva preso con la forza del suo odio. Poi non contento architetterà un piano diabolico e complicatissimo per riprendersi il malloppo ma non volendo sporcarsi le mani direttamente, ha un nome ed un prestigio da difendere,delegherà  un altro per questo lavoro sporco. Come sempre succede in questi casi però a tutto c'è un limite, ed alla fine ogni cosa andrà in rovina, prestigio e dimora reale compresi. Sembra un film di Brian De Palma, invece è Wagner così grande quando ci presenta questi farabutti e tanto mediocre e noioso quando ci vuole illustrare valori assoluti e perfetti. Anche non condividendo in toto l'opinione di Nietzsche, Parsifal non convince molto, presenza scenica troppo statica e ambizioni mistiche eccessive ne fanno un'opera assai indigesta e i personaggi poi,algidi e lontani,non sono proprio dei simpaticoni.Ma era l'ultima opera del maestro, e lui lo sapeva, forse il funerale del finale era il suo.

Siamo solo noi

Per gli osservatori esterni siamo un paese molto strano, di difficile interpetrazione, qualsiasi cosa  succeda, qui è diversa che altrove. Prendiamo la nostra situazione politica che tiene in ansia tutto il mondo che conta, cioè quello della grande finanza, dopo vari tentativi sembrava che finalmente ci si vedesse più chiaro e stava decollando con gran rombo di motori il nuovo governo con annessa agenda. Rinasce il grande Centro e con esso l'appoggio e la nascita del dopo che però incorpora il prima, un gran bel lavoro fatto di trattative, d'incontri,e tutto con le urne ben lontane nel tempo, così tanto per non farsi trovare impreparati. Ma siccome siamo noi e non altri cosa succede? Che a rimettere tutto in discussione ci pensa un miliardario sulla via dell'ospizio capace da solo con il suo ritorno in campo a ricompattare forze che erano destinate a restare divise (e a perdere). Mai un ricco si era messo di traverso contro i piani di altri ricchi ma può succedere anche questo.

domenica 28 ottobre 2012

Bollini spesa

Tutti noi ci troviamo almeno una volta alla settimana dentro quei luoghi di perdizione e di piacere  che sono diventati  i centri commerciali, con le loro luci e la musica soave di mille sirene che c'invitano a spendere, possibilmente e preferibilmente per cose che non ci servono e che butteremo in gran quantità nel cassonetto del rusco. Vi si possono trovare limoni argentini e pomodori cinesi, arance del Magreb e pane rumeno,roba preziosa e introvabile da noi, ma la cosa più affascinante è l'esercito di casalinghe, pensionati che vanno alla caccia dei buoni spesa, dei bollini, delle promozioni con lo sconto. E' inutile spiegargli che la loro è una battaglia persa in partenza perchè non c'è proporzione tra la loro forza e quella della macchina del marketing che li cataloga e li seleziona e poi decide cosa fargli comperare o meno con una scientificità e una precisione che non riescono a immaginare. E' una tipica guerra asimmetrica in cui tutta la potenza, la conoscenza e la forza del denaro è da una parte sola, dall'altra c'è solo l'ubbidienza e la finta libertà di scegliere secondo le proprie esigenze e le proprie necessità. Non è così perchè dal momento che entriamo siamo solo delle macchine che producono spesa e comperano alla rifusa, senza nessun criterio oggettivo o che vada contro i loro interessi. Decalogo del buon cliente: Compera più roba di quella che ti serve (sopratutto se ci sono degli sconti); Compera la più dannosa per la salute e la più scadente per per qualità,scegli solo i grandi marchi,non preferire mai la roba fesca ai surgelati che restano il must per il cliente moderno perchè sono pratici e quasi cotti: basta solo scaldarli. Una tessera magnetica fa conoscere tutti i nostri spostamenti tra gli scaffali, le nostre preferenze. le nostre debolezze, quando entriamo, quando usciamo, cosa spendiamo, una vera scannerizzazione totale che non ci lascia via di scampo, siamo totalmente nelle loro mani. Come possiamo competere con studi di settore, analisi merceologiche e teorie di marketing portate avanti da professoroni universitari? Una vecchina guarda con avidità le pentole in offerta coi punti: qualità scadente e ticket da versare che alla fine risulta più alto del valore della merce. Non mi sembra giusto intromettermi tra lei ed la sua cieca fiducia nel dio della spesa.

sabato 27 ottobre 2012

Liberal in salsa rosa

Su tutti i portali dei maggiori giornali è riportata la notizia del NoMontiDay svoltosi a Roma con una discreta partecipazione di folla. Solo uno lo ignora completamente, via, non indovinate proprio qual'è? E' il giornale per cui Monti è tutto e senza di lui siamo niente. Ancora no? E' il più liberal che ci sia.

giovedì 25 ottobre 2012

Pillole

E' da anno che veniamo bombardati con la crisi del debito. Leggi, salassi, decurtazioni, miseria, tutto è stato legittimato in nome della riduzione del debito. Bene adesso i numeri dicono che è aumentato: Siamo al 126%.