mercoledì 31 ottobre 2012

Peckinpah

Rivedendo le scene finali del film wild bunch si comprende come nell'arte sia importante la contaminazione. Sam Peckinpah ha capito, siamo nel 1969, che il vecchio western è morto per sempre, non c'è più un rio bravo che divide i buoni dai cattivi, i suoi modelli sono adesso nel cinema italiano che ha fatto piazza pulita di ogni retorica e di ogni idealità. Il protagonista può anche essere buono, ma non ha nessuna sostegno ideologico o mito della frontiera da difendere o propagandare, è solo, cinico e spietato. E' innegabile quindi che il film si fonda nella mancanza assoluta di valori, uno dei protagonisti nel finale si fa scudo col corpo di una donna dalle pallottole che gli arrivavano addosso, inimmaginabile che una cosa del genere fatta da John Wayne...

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