martedì 24 aprile 2012

Il gatto e il topo

E così siamo tornati punto e a capo, spread a più 400, borse in picchiata e clima da ultima spiaggia. Si potrebbe dire, ma non ci eravamo gia visti? E' colpa della Spagna la cui economia va rotoli, si ma c'è anche la Francia con l'incognita elezioni e poi anche noi ci mettiamo del nostro perdendo tempo invece di completare le "riforme". La verità come insegnavano i vecchi giallisti è invece molto più semplice. Fase uno: Le banche sono in difficoltà, in gerco tecnico c'è poca liquidità, intervengono i governi e le istituzioni e immettono miliardi di euro nelle loro casse all'uno per cento. Fase due: le banche comprano titoli di stato ad interessi molto più alti, ci guadagnano e dopo vendono, la tregua sul debito finisce e lo spread torna salire vertiginosamente, a questo punto le banche ricomprano i titoli, e così, sperano loro, all'infinito. Ci guadagnano con interessi da strozzini e ci guadagnano con i famigerati CDS, più vanno male i titoli di stato più sale il loro rendimento. Elementare no? Ma a questo punto ci può salvare solo la spending review dicono in coro i medici davanti al malato moribondo, cioè i tagli alla spesa pubblica. Un'importante sindacalista, dopo aver letto bene Friedman e dopo aver cercato di impararlo a memoria dice che bisogna fare essenzialmente due cose, vendere il patrimonio pubblico e abbassare le tasse a tutti, dopo bentiteso aver tagliato la spesa, dimendicando che una buona parte di questa rappresenta il famoso salario differito! Su questi lapsus e dimendicanze sindacali ci si potrebbe fare un trattato psicoanalitico.Ultima notazione sulle elezioni francesi. Come al solito tutti si apettano cambiamenti epocali dall'eventuale vittoria socialista, ma non sarà così perchè al massimo Hollande chiederà di essere riammesso alla guida dell'Europa insieme alla Germania. Niente ridiscussione dei trattati e della politica del "rigoren". I nostri intellettuali sempre alla ricerca di qualcuno che difenda le nostre cause, se lo scordino.

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