lunedì 23 luglio 2012

Al voto, al voto!

Domenica nel suo lungo sermone il gran vecchio del giornalismo italiano ha dato il suo assenso,ebbene si vada al voto prima dell'anno. Tardivo esame di democrazia? Non proprio per chi fino a pochi giorni fa diceva che le elezioni avrebbero dato il colpo di grazia alla credibilità del paese, ma come lo spread vola e voi pensate a votare? Ma non vi vergognate un pò? Cosa è cambiato? Probabilmente due fattori hanno influito: il malato, l'euro che sta dando gli ultimi strattoni preagonici ed il quadro politico nostrano che s'ingarbuglia sempre di più. Tutti hanno capito che per la moneta unica è finita, kaput, e quindi bisogna far finta che la nave proceda mentre l'equipaggio prepara le scialuppe e si prepara ad abbandonarla al suo destino,infatti il nostro gran vecchio si affretta a ribadire che non ci sono segni di panico e tutto viene gestito nel migliore dei modi e quando qualcuno ci fa notare che non c'è panico c'è da spaventarsi e bisogna essere essere pronti a qualsiasi evenienza. Se si  vota presto c'è la possibiltà di gestire questa fase con le persone giuste. Poi con un ritorno di lucidità deve aver capito che più passa il tempo meno possibilità ha questa maggioranza di esserlo anche nel prossimo parlamento e chi altri può ricandidare il nostro professore? I partiti dal canto loro vedrebbero risolti molti problemi,per non chiamarli incubi: primarie, programmi, alleanze, così invece tutto si azzera, avanti coi carri e salviamo l'Italia. Programma abbastanza striminzito ma rassicurante.

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