mercoledì 12 dicembre 2012

Ma che musica maestro

Si sarà capito, non era difficile, che tra i due il mio preferito è il tedesco. Più passano gli anni e più la musica dell'uno attrae e più la musica dell'altro rilascia il segno del tempo che in alcuni casi, non tanti per fortuna, la rende quasi inascoltabile e datata. Si dirà ma noi ascoltiamo anche Monteverdi con gusto e piacere senza preoccuparci più di tanto degli anni che ci separano dalla composizione, vero, ma in quel caso non chiediamo niente, nè l'attualità nè emozioni nostre, legate al nostro tempo, è un'ascolto slegato da qualsiasi coinvolgimento inconscio. Non è così per Wagner che puoi ascoltarlo mille volte e mille volte ti lascia un dubbio salutare: ma io che musica sto ascoltando? Non si lascia addomesticare dall'uso e dall'abitudine, è sempre nuova ed inquietante capace di fornire più domande che risposte. Grandiosa la serata alla scala con il Lohengrin di Barenboim capace di ottenere un suono scintillante e solido allo stesso tempo e con la solita ottima compagnia di cantanti che rappresentano il meglio in circolazione. Solito punto negativo, le regie. Ma non c'è qualcuno che può porre fine alla loro "creatività" in molti casi fuori dal contesto e dalla logica?

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