giovedì 9 maggio 2013

Spesa pubblica

Ogni giornale che si rispetti ha il suo "spesista", ovvero colui che ci ricorda tutti i santi giorni che bisogna ridurre la spesa pubblica, ognuno ha i suoi numeri e la sua tesi da dimostrare, che poi è sempre la stessa, siamo un "unicum" in Europa e nel mondo per la quantità della spesa pubblica, cioè detto tra le righe siamo a livelli record di sprechi. Bene, a parte che la spesa pubblica comprende tutto e niente, se andiamo a vedere con un pò di calma l'incidenza sul Pil della nostra sanità, dell'istruzione, del welfare, della previdenza, notiamo che siamo sotto i livelli medi europei, si, rispetto agli altri spendiamo di meno. Vuoi vedere che è tutta panna montata? Alcuni molto più scafati se colti col sorcio in bocca lo ammettono, si, spendiamo di meno, ma anche quel meno non possiamo più permettercelo. e qui si passa dal campo dell'economia a quello della teologia pura, del dogma della spending review, perchè ci debbono spiegare, una dei primi paesi al mondo per sviluppo e ricchezza, non può "permetterselo" e altri si?

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