martedì 11 giugno 2013

Dejà vu

In questi casi c'è la tentazione molto forte di trasformare ed adattare i fatti alle proprie logiche, di far entrare una carota in una buccia di banana, ma..niente toglie dalla testa un leggero sentore di già visto, di prevedibile, tremendamente prevedibile. Allora, nelle elezioni di febbraio un partito a pezzi riesce miracolosamente, grazie a delle fortunatissime coincidenze matematiche a conquistare la regione Lombardia e con un'incastro perfetto con l'alleato riesce a vincere in tutti e tre le circoscrizione per il senato. Capita, quando gli elettori ti abbandonano ti aiuta la fortuna e nonostante perdite catastrofiche rispetto alla tornata elettorale precedente te la cavi in maniera eccellente. Elezioni amministrative di giugno, un partito divorato nella sua credibilità per alleanze fuori da qualsiasi immaginazione riesce a fare il pieno e rafforza la strana maggioranza: visto che gli elettori non ce l'hanno con noi? Anzi. Dimenticano il fatto che più di metà del corpo elettorale non è andato a votare. Tesi o non tesi, sospetti o altro il risultato è un consolidamento del patto di coalizione che spazza via per molti e molti anni ogni tentativo di cambiamento della classe politica, qui siamo e qui restiamo e l'apriscatole lo usiamo a casa nostra per mangiare il tonno.

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