sabato 13 aprile 2013

Cattedre

Ce n'era una che iniziava a fine gennaio, dopo essersi seduta ed aver aperto il registro ci ricordava tutti i giorni che mancava poco alla fine dell'anno scolastico e che quindi il (poco) tempo non andava sprecato. Noi studenti con una evidente e diversa concezione del tempo, pensavamo che con tutti quei mesi a disposizione non dovessimo affatto accelerare negli studi, anzi eravamo quasi giustificati a  prendercela con comodo ed a non sforzarci più di tanto. Un altro ripeteva ogni tre o quattro secondi "a questo punto avrete capito che" e poi una brava signora già molto avanti con gli anni che si limitava a ripeterci di non alzare la voce, la sua lezione finiva lì, non voleva altro e non faceva altro, ogni tanto ci guardava con rassegnazione, poi tornava a leggere il suo libro. Non è per niente facile rinunciare alle proprie abitudini ed il nostro caro Prof nazionale non fa eccezione. Si alza la mattina ed alla moglie che gli chiede quanto zucchero vuole nel caffè lui risponde uno ma aggiungendo che i conti sono stati risanati, ai nipotini che lo accolgono festosamente ed a cui non fa mancare una carezza ripete con voce dolce e paziente che i conti sono stati risanati. Lo comunica anche ai media che prontamente riportano col giusto rilievo. Dobbiamo notare che solo uno si è rifiutato di pubblicare una simile idiozia. Tutti i grandi amori finiscono ma questo tra il prof ed il giornale repubblicano sembrava inscalfibile ed indistruttibile,ma come dicevano gli antichi sic transit gloria mundi.

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