venerdì 11 maggio 2012

Relazioni pericolose

Più passa il tempo e più aumenta la confusione, di tutti beninteso, dominanti e dominati, creditori e debitori, rigoristi e keynesiani. Il livello di sovrapposizioni tra cause ed effetti ricorda quelle vecchie comiche in cui s'inizia con un inseguito e un inseguitore e poi i ruoli s'invertono a ogni passaggio. C'è un livello debitorio insostenibile ma c'è anche dall'altra parte un credito quasi inesigibile, alcune banche detengono buona parte dei debiti pubblici dei paesi periferici, per loro è una buona cosa, un'arma sempre puntata ma anche un grossissimo rischio, sono capitali contabilizzati nei loro bilanci che se sparissero improvvisamente creerebbero loro ovviamente più problemi  che ai debitori. La convinzione sempre più diffusa, al di là di tesi più o meno complottiste, è che nessuno sa più come uscirne senza rimetterci troppo o tutto. La finanziarizzazione del rischio ha prodotto questo mostro di cui non si riconosce più la testa dai piedi.

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