domenica 12 agosto 2012

Economia domestica

Tanto tempo fa c'erano delle riviste che insegnavano alle ragazze, alle giovani spose come risparmiare, riutilizzare, riciclare. Come fare un vestitino per i bimbi da una vecchia tovaglia da tavola, come togliere le pulci al cane in giardino piuttosto che in salotto, come apparire eleganti senza strafare. La cosa che accomunava tutti questi consigli era l'ovvietà e la superficialità ma che ripetuta fino alla noia diventava saggezza. Cosa dire dei nostri tempi? Risparmiare su chi ha già poco è il nuovo imperativo, ripetuto mille volte da mille professoroni che con aria saccente dicono che bisogna fare così, che non si può fare altrimenti e che anzi il nostro professore sta solo facendo quello che andava fatto prima. Che cosa andava fatto prima, portare l'economia in recessione? Azzerare i consumi? Abbassare il livello di vita del 90% della popolazione? Si, ma dopo andrà molto meglio, abbiate fede. Il corrierone e la barbetta bianca si danno il cambio in salita come nel ciclismo di una volta e ci fanno arrivare il loro messaggio incrociato: meno spese per Giavazzi Alesina e meno tasse per Giannini, Boeri e compagnia cantando. Ma dare una regolatina alle banche? Stabilizzare il debito scorporandovi quello nato dalla speculazione sugl'interessi? Mungere qualcosa da chi finora non ha mai dato un euro e usufruito di tutti i benefici sociali? Si, dicono, ma sono cose difficili e non si possono chiedere così,dall'oggi al domani, bisogna avere pazienza, per adesso pagano i soliti, poi si vedrà. Ma sono credibili questi signori che in momento di crisi inimmaginabile, propongono una riduzione delle tasse per tutti e tagli della spesa indiscriminati? E' questa la ricetta miracolosa?

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