domenica 26 agosto 2012

Cure

Una bambina di nome Celeste  in pericolo di vita, saremo molto approssimativi ma questo non vuol essere un trattato scientifico, viene curata con le cellule staminali prelevate dalla madre finchè l'AIFA, agenzia italiana per i farmaci dice che non si può fare. I genitori si rivolgono ai giudici che impongono la cura all'ospedale, la terapia e il trapianto vengono effettuati e la piccola sta meglio ma nell'aria ci sono nuovi ricorsi e la reprimenda del ministro che dice che la sperimentazione non è consentita e che quindi la cura non deve proseguire. Le cellule staminali sono sotto attacco fin dalla loro scoperta perchè lederebbero il diritto alla vita degli embrioni utilizzati, fin qui ci sarebbe gia molto da dire ma andremmo in territori che ci porterebbero molto lontano, ma le staminali possono essere utilizzate anche dal sangue del cordone ombelicale e dal prelievo su organismi adulti, quindi il problema etico si è spostato molto al di là dei suoi confini: Quale remora morale impedisce di utizzare questi due trattamenti? da noi su tutto ciò non si dibatte, non si discute, si legifera magari d'urgenza come tentò di fare il precedente governo pe un altro caso dolorosissimo di scelta etica e di libertà. Ogni cittadino oltre ad una vita dignitosa vuole la libertà di curarsi scegliendo i trattamenti adeguati e di sospenderli quando li ritiene inopportuni o inutili.

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