sabato 24 novembre 2012

Granito

Cè da rimanere sbalorditi, ascolti una brava ragazza che ti parla della bontà dell'euro, del sogno europeo,dei giusti vincoli di bilancio che ci sono stati imposti e pensi che faccia parte di quella squadra di politicanti che ci hanno condotti lungo questa lunga deriva, no, fa parte del partito all'opposizione nel precedente governo e che si appresta governare. Giri canale e trovi un'altra faccia simpatica e preparata che ripete più o meno le stesse cose e gli stessi concetti, guardi la didascalia e scopri che è dello stesso partito, presto maggioranza nel paese. Ma allora di cosa stiamo parlando? Facile lasciarsi andare al rosario di frasi fatte, sono tutti uguali, sono tutti ladri, non ci si può fidare più di nessuno, ma a ben guardare la realtà è più preoccupante delle apparenze, qui non siamo di fronte ad una deviazione del naturale corso delle cose per cui si può rimediare con gli opportuni rinnovamenti e purghe che rinvigoriscano l'albero e gli facciano mettere nuove foglie e crescere nuovi frutti,no, la cosa è molto più seria e strutturale. E se fosse in discussione prorio il ruolo della politica? Siamo sicuri che oggi ha lo stesso valore e la stessa importanza di 50,100 anni fa? Non è un guscio rinsecchito dentro cui non c'è più niente? Si dice sempre che la rappresentanza costa, bene, uno degli slogan preferiti dai mercatisti é quello che non esistono pasti gratis, allora in base a questa logica non possono esistere neanche idee a basso costo e tutto deve essere rapportato ad un ritorno economico. Se si vuol cambiare il mondo bisogna prima passare dalla banca che ci finanzia il progetto.

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