sabato 17 novembre 2012

Sapienza

Chi non c'era alle idi di marzo non può parlare dell'uccisione di Cesare, chi non sa niente di elefanti non può dirci niente di Annibale, chi non sa fare la mayonese non può parlare di cucina, chi critica il centravanti che fuma una sigaretta aspettando la palla non sa niente di calcio perchè non è un tecnico, si potrebbe continuare a lungo perchè l'arroganza e la supponenza di chi crede di essere il depositario unico del sapere è infinita. Ad un ascoltatore che cercava di dire qualcosa sulla crisi, sullo spread il giovane genio dell'economia ribatte che ha le idee un pò confuse, ergo, lasci fare e dire a lui che ne sa a iosa e non si lasci influenzare dagli ignoranti di you tube. Verrebbe da dirgli : perchè se nel vostro campo siete tutti dei geni, alla fine quelli che contano veramente e decidono materialmente le operazioni, preparano i programmi sono tutti ingegneri, strutturalisti, matematici, fisici? Cari economisti il punto è che voi non servite più, un'impresa che si servisse delle vostre conoscenze di Pareto, Ricardo e compaglia perderebbe i suoi soldi perche sarebbe come se un'ospedale facesse corsi sui salassi o sulla bile nera, roba vecchia e inutile, buona solo per gli storici. Forse se perdeste un pò della vostra arroganza ne guadagneremmo tutti perchè oggi la vostra funzione è umiliante e ricorda quei vecchi spot in cui l'azienda per rassicurare il cliente faceva indossare un camice da dottore ad un figurante e gli faceva dire dellle fesserie celestiali per lanciare il dentifricio come il migliore e l'unico sul mercato

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