mercoledì 28 novembre 2012

Repetita iuvant

Dunque con un incedere apparentemente casuale, con ministri apparentemente inadeguati si prosegue nell'opera di demolizione del welfare. Si dice che fanno e dicono certe cose perchè non conoscono i numeri, hanno un atteggiamento di leggerezza e distacco dai problemi reali perchè sottovalutano le conseguenze delle loro leggi. Siamo in un paese in cui se un ministro scoreggia ci sarà sempre una valanga di giornalisti che dirà che è stato solo un tuono in lontananza. C'è un disegno preciso, una volontà neanche tanto nascosta di portare il paese sulla via di un liberismo puro ed incontaminato, dove lo stato sia ridotto a niente. Stesso tono, stesse parole usate per la micidiale riforma previdenziale: siamo al collasso e certe spese non ce le possiamo più permettere, quindi dobbiamo far fuori il sistema sanitario nazionale. Ma Benedetto Iddio come direbbe il buon Tonino i numeri dell'Ocse dicono il contrario, spendiamo meno di tutti gli altri, ergo, o gli altri sono tutti spreconi o noi siamo in linea con il trend globale e non dovremmo preoccuparci più di tanto, anche perchè il nostro sistema è uno dei migliori al mondo perchè ha un'assistenza universale, cioè rivolta a tutti i cittadini, nessuno escluso. Una volta ciascuna esistenza era segnata dal passare dei papi e oguno lasciava un segno diverso, oggi vediamo passare i governi. Tra molti anni oltre l'arroganza professorale e la protervia verso i più deboli quale giudizio daremo di questi signori?

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