domenica 20 gennaio 2013

Libertà

Quando il vecchio Inquisitore si trova davanti Gesù, tornato per dare la libertà a tutti gli uomini, non può fare a meno di chiedergli perchè, che cosa cerca, che cosa vuole dare, sapendo e conoscendo che loro, amministratori del suo pensiero non possono concederlo? La libertà, ma gli uomini non sanno cosa farsene della libertà e se non ci fossimo noi a guidarlie a comandarli non saprebbero come cavarsela. A distanza di più di un secolo da quel fatale incontro possiamo dire che sono stati sconfitti tutti e due, l'uomo è libero, almeno da quelle catene morali e religiose che lo facevano nascere e morire nelle stesse condizioni, senza alcuna possibiltà di decidere e pensare altro da quello che gli veniva imposto, ma allo stesso tempo è nudo, inerme in balìa dei cambiamenti, gettato nell'essere senza che qualcuno gli indichi una via o una salvezza, senza più regole, certezze. Può far tutto, ma il tutto è terribilmente vicino al nulla ed al niente. E così affiora, sfumata una sottile nostalgia per quelle catene.

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