mercoledì 30 gennaio 2013

Numeri complessi

Agli inizi del secolo scorso dei logici misero in campo tutto il loro genio per dirci che la verità, l'essenza ultima delle cose, non solo è impossibile da quantificare, ma anche se lo fosse non sarebbe l'unica. In sostanza si accorsero che non c'era una soluzione, una soltanto per ogni problema ma tante  e tutte accettabili. Saltava la veridicità delle scienze, è vero tutto ciò che ha più probabilta di funzionare e di essere utile al nostro scopo, punto, niente di più e niente di meno. A questo punto torniamo ai nostri giorni in cui l'ontologia dell'essere  sembra essere tornata di moda proprio con quella disciplina che sembrava ormai estinta ed inutile come la retorica, stiamo parlando della matematica pura che produce non solo numeri ma la realtà intera che ci circonda in cui gli algoritmi decidono e incidono su buona parte della nostra vita, da quando si va al supermercato a quando cerchiamo qualcosa su Google. Il punto importante è che la matematica è passata da mezzo a fine, contiene la sua validità all'interno delle sue formule, indipendentemente dal suo uso e della realtà esterna, cioè in parole poverissime ne abbiamo perso il controllo ed è tornata in pompa magna La verità, unica ed incontrovertibile, quella dei numeri. Che cos'è un derivato se non il trionfo dei matematici puri che riescono a creare delle strutture complesse ma tutte chiuse in sè stesse e che non hanno nessun collegamento con l'economia classica?

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