martedì 15 gennaio 2013

Autunno

Nel piccolo mondo della canzone cosiddetta "d'autore" ci sono due avvenimenti che meritano l'attenzione. Uno è L'addio ai dischi ed ai concerti di un grande vecchio a cui dobbiamo molto in temini di ricordi e di affetto. Ha deciso, giustamente per noi, che era il momento di dire basta, troppe cose sono successe dal suo esordio musicale e lui non si riconosceva più come attore e protagonista di questi tempi, nè i tempi si riconoscevano in lui. Fine della storia. Cosa può dire di nuovo  chi ha cantato l'epoca beat, gli anni della rivolta e "dell'impegno"? Sembrano passati millenni, altre ere, ma lode a chi sa e accetta che l'acqua del fiume non si ferma mai ed è inutile correrle dietro, meglio stare seduti e vederla scorrere, tranquillamente e senza rimpianti. L'altro un pò più giovane ha fatto l'ennesimo disco e minaccia di farne ancora. Perchè tanta crudeltà? Una noia mortale di una voce e di una musica anacronistiche e fuori dal tempo ma pensando di esservi ancora dentro. Basta, qualcuno glielo dica e lo faccia smettere.

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