Ricorre il cinquantenariodei Beatles, sarebbero 52 però non sottilizziamo, e siamo inondati da dischi (ancora a prezzo intero) libri e quant'altro, ma la domanda è, non siamo stati tutti truffati? Di questi ragazzotti sappiamo tutto, anche che un giorno tirarono i rotoli di carta igienica al loro manager dicendo che era ruvida come carta vetrata, ma non sappiamo niente ma niente sul loro effetivo valore musicale. La loro musica è oggi quasi del tutto inascoltabile, datata e insopportabile. Scusate ma i classici non dovrebbero invecchiare così tanto, essere così lontani nel tempo, inattuali. Allora diciamolo senza remore, i Beatles sono stati una creatura del loro manager, poi suicidatosi. Una colossale montatura, il loro reale valore forse era quello di una band cittadina, niente di più. E poi il dubbio sempre più forte che non sapessero suonare,perchè i loro dischi dal vivo sono pochi e tecnicamente orrendi? Ci hanno detto che all'epoca non c'era ancora una grande tecnica riproduttiva del suono dal vivo, falso tremendamente falso, in quel periodo già tutti suonavano con grandi amplificazioni nei loro concerti e ci hanno lasciato in eredità dischi memorabili, in primis gli eterni Rolling. Ma nessuno osa dire che forse il mito va ridiscusso. L'ex bambino prodigio Paul, mente del gruppo, da più di quarant'anni suona da solo: qualcuno si ricorda un suo pezzo? Mediocre come musicista, mediocre come scrittore dei testi mediocre come esecutore. C'è una mente furba colpevole di questi eterni ritorni a prezzo integrale ma lascio indovinare a voi chi è.
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