lunedì 22 ottobre 2012

Posti di lavoro

Il repubblichino spara la notizia che l'industria del falso brucia centomila posti di lavoro, dove e quando non è specificato, ma la domanda viene spontanea ma questi centomila a chi venderebbero i loro prodotti? Perchè è evidente che sono due target diversi e la casalinga che compra la borsa taroccata a prezzo stracciato non entrerà mai in un negozio a comperarla a prezzo di marchio. Ma tirar fuori i posti di lavoro è diventata un'abitudine, si spendono soldi per aerei costosissimi? Ma ci sono in ballo diecimila stipendi, non è vero ma fa comodo scriverlo, si costruiscono case su case consumando il territorio? Ma non si può bloccare l'edilizia per una questione di principio, siamo realisti. Si uccide un'intera città con gas e scarti di produzione mortali? Ma lasciare a spasso tutta quella gente sarebbe peggio, o no?Poi però nel silenzio si consuma il massacro dove ce ne sarebbe più bisogno e si tagliano servizi,scuole, insegnanti, sanità. Lì non c'è mai nessuno che tira fuori la priorità del lavoro, anzi con un disprezzo totale ed assoluto vengono definiti tagli utili e urgenti: ce lo chiede l'Europa.

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