martedì 9 ottobre 2012

Previdenza integrativa

Il ministro ha detto che la riforma non si tocca,è ha ragione: è il santo Graal di questo governo, valore reale quasi zero ma ideologico altissimo, insieme alle liberalizzazioni e alla deregulation rappresenta il vertice del programma, la summa del liberismo, cedere lì sarebbe come dire che sono tornati i comunisti. Allora, che cos'è lInps? E' un istituto che raccoglie le trattenute di tutti i lavoratori, quindi non c'entra NIENTE col bilancio dello stato perchè autosufficiente tra erogazioni ed entrate,in attivo di decine di miliardi l'anno fino al 2011 poi il  buco provocato dall'accorpamento di mutue in dissesto o che ricevono più di quello che danno: in primis gli autonomi i manager e i coltivatori diretti. Nonstante ciò grazie ai contributi dei lavoratori dipendenti la cassa regge.Dicono che non ci sono soldi per sistemare tutti i lavoratori rimasti fuori dalle regole, bugia grossa come una casa ed anche iniqua: con quali criteri sono stati scelti i "salvati"? Non si può scegliere tra due situazioni uguali dicendo che una è più uguale dell'altra. ma questa è diventata la regola: c'è la norma ma non riguarda tutti, mai visto in nessuna democrazia. Fanno una legge sui lavori usuranti, la limano la tagliano ma non ancora contenti dicono che ne possono usufruire solo una parte degli aventi diritto, gli altri, quelli che rimangono fuori si arrangino. Chi ha scelto? con quali criteri? Dicono che i soldi risparmiati con la riforma delle pensioni andranno a ridurre il debito dello stato. Non ricorda quei padri che rubano dal salvadenaio dei propri bimbi? Sono soldi dei lavoratori versati in una cassa apposita ed autonoma, con quale giustificazione normativa vengono distolti dal loro scopo statutario? Queste domande normalissime e banali non vengono MAI poste dai giornali.

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