mercoledì 5 settembre 2012

Strategie comunicative 2

Come volevasi dimostrare, oggi tra il dire e lo scrivere dei nostri giornalisti c'è un bello scarto. L'ottima Barbara Spinelli su Repubblica del 5 9 12 attacca come neanche un incallito no global avrebbe fatto: Accuse al lessico scolastico-infantiledei nostri governanti, compiti a casa e lezioni da imparare in primis,timori per le sorti della rappresentanza e della politica in generale. Uno da una simile premessa si aspetta le conclusioni adeguate: rifiuto di una logica imposta ed autoritaria, pericolosa ed accentrata in pochissime persone. No, la brava Barbara ci dice che il problema è la mancanza di autorità, solo un'organismo che decida per tutti può risolvere il problema. Allora qual'è quella buona, la prima o la seconda? Si lascia ai lettori la facoltà di scegliere secondo i propri gusti e non scontentando nessuno. Sotto il Boeri d'ordinanza indica per la millesima volta, repetita juvant, che la salvezza è il taglio della spesa. A proposito ,si sono accorti che la riforma delle pensioni, forse (!), sta favorendo la disoccupazione giovanile. Ma và, e chi l'avrebbe mai sospettato. In mezzo c'è un Bauman che parla di etica ,lavoro e modelli di vita approfondendo un sospetto che giorno dopo giorno diventa quasi certezza. Gli amorali ed egoistici anni che stiamo vivendo sono figli inconsapevoli delle rivoluzioni giovanili degli anni sessanta, cioè quelle tendenze alla libertà, all'autenticità,al rifiuto del lavoro imposto, sono state trasformate in armi di distruzione di massa della solidarietà, della cooperazione e della coscienza di classe. E' la vittoria dell'io contro tutti. Da lì siamo approdati nella mancanza assoluta di regole, nella spietatezza della lotta Darwiniana  in cui il "noi" è sparito per sempre.

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