mercoledì 12 settembre 2012

Viaggio al termine della sorte

Eravamo proprio una bella compagnia ma lontano, molto lontano degli ideali estetici codificati negli anni.Abbastanza malandati, alcuni chiaramente fuori peso o obesi che dirsi voglia, altri tarchiati e piccoli, indizio preoccupante dello scarso ruolo che ci stavano offrendo quasi uno scarto di magazzino per residuati generazionali. Come ci sia finito in mezzo non lo so ma se tutto ha un senso e una giustificazione io non riesco a trovarli. La mattina era iniziata con la vecchietta che va avanti e indietro nelle via davanti il suo portone, sono anni che fa questo percorso con il suo vestino da camera e lo scialle se fa freddo, ci salutiamo mi dice qualcosa poi improvvisamente si fa seria in volto, mi dice che ha perso tutto quello che aveva, il marito i figli, non le è rimasto più nessuno, sono tutti morti e poi mi chiede -Perchè, perchè tutto questo. Me lo ripete più volte. Ma io non so risponderle, non posso aiutarla, non posso aiutare nessuno anche se tutti me lo chiedono. Mi libero con uno scarto deciso e vado avanti mentre lei mi guarda silenziosa. Siete qui perchè abbiamo fiducia in voi, adesso non vi spiegheremo in dettaglio in cosa consisterà il vostro eventuale lavoro ma sappiate che l'unica cosa che conta è la certezza di quello che si fa con le persone giuste, noi siamo voi e voi siete noi, punto, ricordatevelo sempre, qualsiasi cosa vada contro queste regole comporterà la fine della collaborazione. Abbiamo deciso che siate voi a scegliere le persone più adatte a ricoprire questo ruolo. Vi diamo un'ora di tempo per parlarvi e mettervi d'accordo poi voterete su chi non deve fare parte del progetto. Chi ha meno voti vince, ci servono tre di voi, scegliete bene e ci vediamo fra un'ora. Sono tentato di uscire, se c'è un limite alla vergogna questa lo supera, li potrei guardare in faccia uno ad uno e poi dire loro che non me la sento, è troppo, sarebbe un bel gesto ma poi decido di votare.

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